Cosa sono le patologie paranasali – Di Nadia Clementi

Ne parliamo oggi con la dottoressa Consagra Calogera del Centro Sanitario Trento

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Parliamo oggi delle malattie del naso e dei seni paranasali e in particolare dei sintomi che l'accompagnano, come riconoscerli e quando è necessario rivolgersi allo specialista Otorinolaringoiatra.
Sappiamo che il naso è un organo nobile, un potente climatizzatore a servizio dei polmoni, è la principale porta di ingresso di aria e di odori e rappresenta anche il primo principale meccanismo di difesa: riscalda l'aria, la umidifica e la purifica con azione protettiva anti-infettiva.
Indipendentemente dalla temperatura di ingresso, l'aria viene riscaldata passando attraverso le fosse nasali ad una temperatura di 31-34°C, e portata ad un grado di umidità del 90-95%, viene purificata in modo da arrivare ai polmoni pulita essendo l'85% delle particelle di dimensioni superiori ai 4,5 micron eliminata dal passaggio attraverso il naso.
L'aria pulita raggiunge quindi i polmoni grazie all'azione anti-infettiva nasale che la mucosa esercita attraverso il sistema immunitario e la clearance (azione autopulente e difensiva) muco-ciliare.
La mucosa nasale funge quindi da barriera fisica verso virus e agenti irritanti, producendo sostanze antiinfiammatorie e secreto mucoso. L'epitelio mucoso rivestito da secreto mucoso prende parte al sistema di clearance muco-ciliare, elemento cardine per una buona funzionalità delle funzioni nasali. 
 
Quando la clearance muco-ciliare è alterata, il sistema rino-sinusale non funziona e si innescano patologie flogistiche inizialmente focalizzate al naso e ai seni paranasali, interessando in un secondo tempo l'albero bronchiale; in questo stadio si parla di sindrome rino-bronchiale.
I componenti della clearance muco-ciliare possono essere danneggiati da infezioni virali e batteriche, da agenti tossici ambientali e professionali, dal fumo di tabacco e dalle allergie.
Ne consegue un aumento della componente vischiosa del muco e l'organizzazione di batteri e miceti che formano un «biofilm» resistente a qualsiasi terapia antibiotica.
Spesso è questo in sostanza l'innesco dell'evoluzione di una rinosinusite acuta in una forma subacuta e poi cronica.
 
La diagnosi delle malattie del naso e dei seni paranasali viene effettuata dallo specialista otorinolaringoiatra durante la visita ambulatoriale che deve essere effettuata con l’endoscopia nasale.
Questo esame è necessario per una corretta valutazione della patologia ed inoltre, se l’endoscopio viene collegato ad una telecamera ed a un monitor, consente al medico di illustrare con chiarezza il quadro clinico al paziente.
Per valutare l’estensione e la gravità della poliposi nasale è necessario un esame radiologico con la TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) che consente di analizzare strutture anatomiche coinvolte dalla patologia.
I sintomi principali sono l’ostruzione nasale, la cefalea fronto-orbitaria e una riduzione parziale o totale dell’olfatto (iposmia/anosmia).
A sottolineare le molte funzioni del nostro naso è la dottoressa Calogera Consagra, otorinolaringoiatra e specialista dei problemi che possono interessare il naso e i seni paranasali.
Dal 01-04-2017 opera come libero-professionista presso il Centro Sanitario (CST) di Trento, Mezzolombardo e Rovereto e svolge attività specialistica ambulatoriale di otorinolaringoiatria, video-endoscopia nasale, video-rinolaringoscopia, video-otofibroscopia, citologia nasale e piccoli interventi di chirurgia ambulatoriale nasale.

 Chi è la dott.ssa Calogera Consagra 
La Dottoressa Calogera Consagra si è laureata in medicina e chirurgia presso l'Università La Sapienza di Roma il 26/10/1999 e nella stessa Università ha conseguito la specializzazione in Otorinolaringoiatria il 09/11/2004 con 70/70 e lode.
Dal 2006 al 2009 è stata Membro Commissione Medica Permanente del Corpo Nazionale vigili del Fuoco, dal 2008 al 2012 membro effettivo dell'ENS (Ente Nazionale per la protezione e l'assistenza dei Sordi) nella Commissione medico-legale di prima istanza per l'accertamento della sordità della provincia di Roma, e dal 2013 medico fiduciario dell’ENS nella Commissione medico-sanitaria provinciale di Trento. Consulente del ENS, utilizza la Lingua dei segni nel rapporto medico-paziente audioleso, dal 2016 consulente ORL presso le Terme di Comano.
Dal 2017 socio AICNA (Accademia Nazionale di citologia nasale).
Ha conseguito nel 2015 il titolo di Esperto qualificato ORL in disturbi respiratori ostruttivi nel sonno e nell'ottobre 2016 il Master avanzato di II livello in citologia nasale.
Ha partecipato e partecipa a Corsi di aggiornamento in chirurgia endoscopica del naso e dei seni paranasali e a lavori scientifici sull'utilizzo degli anestetici locali e del laser a diodi nel trattamento chirurgico delle patologie rinosinusali.
I principali ambiti di interesse e di ricerca sono le rinopatie croniche allergiche e cellulari, le rinosinusopatie croniche e polipoidi, le roncopatie e i disturbi respiratori nel sonno, il trattamento termale nelle rinopatie croniche, nelle rinosinusopatie croniche e nelle sindromi rinobronchiali.
Dal 01-04-2017 opera come libero-professionista presso il CST di Trento, Mezzolombardo e Rovereto.

Otorinolaringoiatria, che cosa vuol dire esattamente?
«Lo specialista in Oto-rino-laringoiatria è il medico che si occupa di tutte le patologie dell'orecchio, della regione naso-sinusale e della regione faringo-laringea. Il distretto cervico-facciale è uno dei più complessi del nostro organismo.
«Nel corso della nostra formazione occorre approfondire e perfezionarsi in una regione funzionale quale la regione dell'orecchio, la regione rinosinusale o la regione faringo-laringea. Perciò si parla anche di specialisti otologi, rinologi, laringologi, vestibologi.»
 
Può dirci quali sono le patologie paranasali?
«I disturbi che coinvolgono i seni paranasali comprendono tutta la gamma di malattie che sono alla base della fisiopatologia del nostro organismo. Gamma che spazia dalla infiammazione alle neoplasie.
«Le patologie possono essere specifiche e isolate alla regione naso-sinusale o rappresentare la punta dell'iceberg di malattie sistemiche come quelle autoimmunitarie (vasculiti) o anemie e tanto altro ancora.»
 
Ci spiega brevemente cos’è la sindrome di Kartagener o la malattia delle ciglia immobili e vasculiti?
«Sono malattie rare che hanno una incidenza di 1:15.000; ossia su 15.000 nati vivi all'anno. Uno può essere affetto da un malfunzionamento delle ciglia della mucosa respiratoria. Hanno base genetica e si associano ad altre alterazioni come il situs inversus (cuore a destra e fegato a sinistra) e bronchiectasie. Io preferirei parlare invece del malfunzionamento acquisito, in gergo medico detto discinesia delle ciglia della mucosa nasale; può essere causato da un semplice episodio influenzale ed essere il fattore scatenante di una rinopatia cronica o rinosinusopatia cronica.»
 
Può dirci di quali sono i sintomi che devono farci allarmare?
«Non ci sono sintomi che devono allarmare, ci sono invece sintomi che bisogna riconoscere per poter indirizzare alla diagnosi e alla terapia personalizzata.
«I sintomi spesso sottovalutati sono la perdita o la riduzione degli odori, l'ostruzione nasale, il mal di testa al risveglio, anche il senso di debolezza o astenia, il russamento, la bocca secca al risveglio alla mattina.
«Sintomi che spesso vengono giustificati come momenti di stress emotivi e invece sono segnali importanti di pan-sinusiti croniche o polipi nasali e altre patologie.»
 

La clearance mucociliare è il più importante meccanismo di difesa delle vie aeree.

 
Che cosa deve fare il paziente che presenta questi sintomi?
«Il paziente che presenta disturbi respiratori dovrebbe rivolgersi in un centro di rinologia, dove lo specialista rinologo in collaborazione con lo specialista pneumologo può attentamente adottare le procedure idonee ad una valutazione anatomo-funzionale delle vie aeree superiori ed inferiori, che vanno dal naso fino ai polmoni, in modo da giungere ad una diagnosi corretta ed individualizzata.»
 
Quali sono le procedure idonee per una corretta diagnosi?
«In prima istanza è indispensabile un esame obiettivo con una video-endoscopia che permetta di valutare lo stato di fatto di tutte le vie respiratorie alte che vanno dal naso fino al laringe; le immagini possono essere viste dallo stesso paziente che può oggettivare e prendere coscienza del suo stato.
«Una volta obiettivato lo stato anatomico si analizza lo stato funzionale con un esame rinomanometrico che è in grado di quantizzare rapidamente la sensazione di difficoltà respiratoria riferita dal paziente.
«Questi due step devono essere completati dalle prove allergiche e dall'esame citologico nasale. Il tutto viene completato in un secondo tempo con TAC massiccio facciale senza mezzo di contrasto.
«Oggi abbiamo a disposizione la Cone Beam TAC che ci fornisce un quadro conclusivo e completo utilizzando un livello bassissimo di radiazioni.»
 
Quali sono le malattie che si possono diagnosticare?
«Si possono diagnosticare tutte le patologie delle vie aeree superiori ed avere una diagnosi personalizzata. In gergo medico si può capire il fenotipo del paziente partendo dall'endotipo, e individualizzare la terapia.»
 
Quali provvedimenti si possono prendere?
«Nel mio lavoro e nella mia esperienza ho adottato un motto: occorre ogni giorno pulire il naso con i lavaggi nasali così come ogni giorno si puliscono i denti.
«L'igiene nasale è indispensabile per evitare il contatto tra gli agenti esterni e le ciglia della mucosa nasale, riducendo il rischio di affaticamento e quindi di discinesia a cui possono andare incontro, soprattutto i pazienti allergici, i lavoratori del legno e tutti i professionisti a contatto con le polveri e agenti chimico-fisici.»
 

Il biofilm batterico e i batteri dentro, l'immagine è di un vetrino.

 
Quali le terapie?
«Grazie alla citologia nasale, metodo con cui il rinologo legge al microscopio lo stato delle cellule della mucosa nasale, si può adottare una terapia individuale e personalizzata.»
 
Se si vuole avere un beneficio duraturo che cosa propone la moderna medicina?
«Il medico oggi ha il dovere di non generalizzare il sintomo, né la diagnosi. Ogni individuo ha una storia personale anche di stato di salute, per cui il beneficio duraturo è ottenuto solo fornendo al paziente gli strumenti necessari a gestire la propria condizione di salute.»
   
Quali sono le principali patologie trattate presso il Centro Sanitario? E come?
«Presso il Centro Sanitario si può arrivare alla diagnosi completa delle patologie delle vie aeree superiori, in modo integrato e sincronizzato tra lo specialista rinologo che utilizza la video-endoscopia, la rinomanometria, la citologia nasale, le prove allergiche e lo pneumologo, che effettua la valutazione funzionale bronco-pneumologica, mentre a completamento dell'iter diagnostico funzionale viene eseguita la Cone Beam TAC del massiccio facciale.
«Possono essere eseguite anche biopsie in ambulatorio chirurgico e piccoli trattamenti chirurgici ambulatoriali delle fosse nasali, anche con l'utilizzo del laser.»
 
Nadia Clementi – [email protected]
Dott.ssa Calogera Consagra
Per informazioni: Centro Sanitario Trento (CST) in via Brennero - www.csttrento.it