Crisi del Corriere dell'Alto Adige e del Corriere del Trentino
Nuovo sciopero dei giornalisti: il sindacato regionale preoccupato per la deskizzazione del lavoro
Terzo sciopero in pochi giorni del Corriere dell'Alto Adige e del Corriere del Trentino.
«La decisione è stata presa ieri dalle redazioni delle due testate – informa il CdR in una lettera ai lettori – dopo il deludente incontro del comitato di redazione con i vertici aziendali in cui è stata sì confermata la volontà di tenere in vita entrambe le testate con rispettive redazioni, ma nessun passo avanti è stato fatto sul fronte dei tagli al personale.»
«Nonostante la mobilitazione del territorio in difesa dell'integrità dei due progetti editoriali, nonostante la disponibilità manifestata dalle Istituzioni dell'Autonomia a collaborare per salvaguardare gli attuali posti di lavoro, la trattativa sindacale non è di fatto partita: l'incontro si è risolto in una comunicazione aziendale al comitato di redazione, escludendo da subito di ritoccare anche di una sola unità il nuovo organigramma prospettato, – afferma il CdR. – Al nuovo direttore Alessandro Russello, che assumerà l'incarico a partire del primo giugno, è stato affidato l'arduo compito di predisporre il piano editoriale avendo a disposizione un numero di giornalisti di molto inferiore al minimo indispensabile.»
Il sindacato regionale dei giornalisti del Trentino Alto Adige ribadisce in una nota la sua solidarietà ai colleghi dei due giornali, manifestando «la sua preoccupazione per il profilarsi della deskizzazione del lavoro giornalistico e ribadisce con forza la sua contrarietà ad una prospettiva che tende alla precarizzazione della professione».
«Attendiamo l'incontro nazionale di venerdì 8 a Roma – conclude la nota – tra le rappresentanze dei dorsi del Corriere della Sera e i vertici di Rcs Edizioni Locali nella speranza che, in quella sede, si possa ristabilire una reale interlocuzione tra azienda e sindacato sull'attuazione del piano.»