Nelle piume degli uccelli la mappa delle rotte migratorie

Si svolge in Trentino la Summer School FEM-MUSE su ecologia animale e tracciabilità

Pettirosso - Foto di André Karwath.
 
Quali popolazioni di uccelli transitano sulle Alpi? Quale «mappa» realizzano nel cielo? E ancora, nel tempo le rotte migratorie cambiano?
Le risposte arrivano dalla piattaforma isotopi stabili della Fondazione Edmund Mach che, in collaborazione con il MUSE, da tre anni analizza le piume degli uccelli per determinare il rapporto degli isotopi stabili: le sofisticate analisi consentono di capire dove sono transitati i volatili in base alla loro dieta e mappare quindi le rotte migratorie.
Proprio questi giorni in Trentino è in corso la Summer School su ecologia animale organizzata da FEM in collaborazione col MUSE ed il patrocinio del network IRSAE (International Research School in Applied Ecology).
Quindici studenti, post doc e ricercatori provenienti dall’Italia, ma anche da Romania e Slovenia, sono impegnati nei laboratori di San Michele e in alcune località trentine a studiare i modelli migratori degli uccelli che transitano sulle alpi, ma anche a studiare i movimenti di ungulati e grandi carnivori in ambiente montano.
 

 
La collaborazione tra il Centro Ricerca e Innovazione FEM e la Sezione Zoologia dei Vertebrati MUSE, sul fronte della ricerca e combinazione di diversi approcci per lo studio dell’ecologia animale, fa del Trentino il principale riferimento per l’Italia ed uno dei pochi in Europa specializzati in questo settore.
In particolare, presso l’Unità Isotopi stabili di FEM, i ricercatori stanno analizzando nelle piume di alcune specie di uccelli migratori raccolte presso le stazioni di inanellamento del MUSE, i rapporti tra isotopi stabili di ossigeno, carbonio, azoto, zolfo e idrogeno.
Questi rapporti permettono di risalire alla zona di nascita degli uccelli e quindi di comprendere l’origine geografica delle popolazioni che transitano in autunno attraverso le Alpi trentine.
Durante il corso interverranno Wolfgang Fiedler (Max Planck, Germania), segretario generale dell’EURING, il centro europeo di in allenamento, e Keith A. Hobson (Western Ontario Univrsity, Canada), massimo esperto mondiale dello studio sulle rotte migratorie degli uccelli analizzate attraverso gli isotopi stabili.
Oltre alle lezioni frontali gli studenti avranno modo di sperimentare direttamente l’analisi isotopica, con attività pratica in laboratorio e parteciperanno alle attività di inanellamento con i ricercatori del MUSE presso la stazione di Bocca di Caset, vicino a Tremalzo.
 

Lucherino - Foto Marek Szczepanek.
 
Il corso si concluderà con un’attività in Valle di Cembra, dove i ricercatori dell’Unità ecologia applicata FEM illustreranno le attività che svolgono con ungulati e grandi carnivori usando la telemetria.
Lo studio dell’ecologia animale studia le interazioni tra gli animali e l’ambiente in cui vivono.
Comprendere questi meccanismi è fondamentale per valutare le condizioni attuali e future degli animali in ecosistemi esposti ai cambiamenti climatici ed a interventi antropogenici.
La scelta di metodologie di studio appropriate per descrivere e misurare nel modo più preciso ed accurato possibile le dinamiche ecologiche è cruciale.
L’obiettivo della Summer School è quello di fornire agli studenti una panoramica generale degli approcci attualmente disponibili, convenzionali o meno (tagging, telemetria, analisi dei rapporti di isotopi stabili, inanellamento, etc.), per studiare l’ecologia animale.