Strage di Bambini: anche Bruno Dorigatti è indignato come noi

Si riferisce all’attentato in Pakistan che ha ucciso 145 persone, di cui 130 bambini, e alle due autobombe che hanno ucciso 26 persone, di cui 16 bambine

Ci fa sommo piacere leggere le parole indignate del presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti che non trova le parole per condannare gli attentati islamici che hanno provocato la morte di 156 persone, delle quali 146 sono bambini dai 10 ai 18 anni.
Ne avevamo fatto denuncia ieri (vedi) con altrettanto calore e adesso non abbiamo più l’impressione di essere i soli a gridare alla luna.
Di seguito il comunicato che Dorigatti ha inviato alle redazioni.

Davanti all’orrore suscitato dalla strage di sangue innocente, versato in nome di ideologie folli e crudeli, nemmeno le parole trovano la forza per dire tutto lo sdegno e lo sgomento che ci pervade.
Uccidere inermi ragazzini che avevano la sola colpa di esistere e di voler apprendere non è una categoria iscrivibile nei comportamenti umani e nemmeno animali, perché sono azioni che vanno oltre la nostra comprensione e rappresentano la negazione stessa della vita. Quali valori e quale visione del mondo armano mani così assassine?
In questi giorni alcune fra le grandi religioni monoteiste celebrano festività e riti antichi, che fanno perno sull’uomo e sulla speranza: dalla Channukkà al Natale.
Ma lo strazio di questa tragedia oscura ogni senso di fiducia nel futuro di un’umanità che sembra solo presa dalla frenesia di divorare sé stessa.
Riflettere su tutto ciò è oggi quindi ancora più urgente e importante, anche in questa terra che non può chiudersi solo nel travaglio dei propri problemi, ma deve essere consapevole di quanto si muove in quel mondo del quale anche noi facciamo parte.
A nome dell’intero Consiglio della Provincia autonoma di Trento e mio personale, mi unisco alle universali espressioni di dolore e di vicinanza alle famiglie di queste piccole vittime, nella consapevolezza che di fronte al male assoluto non ci sono confini e differenze.
 
Bruno Dorigatti