Torri del Benaco superstar – Di Giuseppe Casagrande
La splendida località del Garda orientale si arricchisce di nuovo esclusivo resort: il Cape of Senses con due ristoranti «à la carte» affidati allo chef Francesco Pavan
Il Resort Cape of Senses di Torri del Benaco sarà inaugurato l'8 luglio.
Sarà inaugurato sabato 8 luglio - come L'Adigetto.it aveva anticipato due mesi fa - il nuovo esclusivo Resort «Cape of Senses» di Torri del Benaco, uno dei più ambiziosi progetti di ospitalità del Lago di Garda. Mancava solo il nome dello chef che avrebbe guidato la brigata di cucina dei due ristoranti dell'hotel: «Al Tramonto», che proporrà una cucina gourmet, e l'osteria «La Pergola» che punterà sui piatti della tradizione.
La scelta è caduta su un giovane chef vicentino, Francesco Pavan, 30 anni, stella emergente dell'haute cuisine italiana con un prestigioso curriculum nel proprio palmares.
Eclettico per indole, Francesco Pavan esprime la propria creatività attraverso uno stile fatto di ricerca e di tecnica.
Uno stile che si caratterizza per l'estrema cura delle preparazioni basate sul concetto del «non sprecare nulla» in cucina selezionando i prodotti da allevamenti e coltivazioni etiche e sostenibili, sfruttando anche l'orto e le erbe aromatiche dell'hotel che forniranno degli ingredienti sempre freschi. Una cucina creativa, ma con un gusto e un'impronta ben riconoscibili.
La famiglia Margesin, titolari del Resort Cape of Senses di Torri del Benaco.
Una nuova stimolante sfida per il talentuoso chef vicentino
Francesco Pavan affronta così una nuova, stimolante sfida sulle rive del lago di Garda con l'intento di coronare una già intensa e prestigiosa carriera con la definitiva consacrazione nonostante la giovane età.
Pavan aveva iniziato il percorso formativo come pasticciere all’Antica Osteria Cera di Lughetto, Campagna Lupia (Venezia) e poi presso il Ridotto, sempre a Venezia. Da quel momento altre sfide impegnative come l'esperienza accanto al pluristellato Heinz Beck alla Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri (Roma) e al Castello di Fighine (Siena) e quella al ristorante Armani Hotel di Milano.
Poi ancora a Parma al ristorane Inkiostro con Terry Giacomello, per una cucina d'avanguardia.
E poi sous chef al ristorante Oro del Belmond Hotel Cipriani all’isola della Giudecca (Venezia) con Davide Bisetto, fino al Rosapetra Spa & Resort di Cortina d'Ampezzo (Belluno).
Ultima esperienza, in ordine cronologico, in Val d’Aosta, a capo del progetto culinario del rinnovato Crest Alpine Lodge & Spa di Champoluc.
Francesco Pavan si diverte con il tarassaco, un soffio benaugurante.
Tradizione, stagionalità, autenticità dei sapori e degli ingredienti
Presso i due ristoranti del Cape of Senses, Al Tramonto e La Pergola, il talentuoso chef vicentino sfrutterà quello che le sponde del lago sono in grado di offrire, in una miscela di tradizioni culinarie che si tradurrà in piatti tradizionali e innovativi.
«Obiettivo principale – ha dichiarato – sarà far star bene l’ospite offrendo un’esperienza unica, attraverso una cucina onesta e rispettosa, audace ed essenziale, tradizionale e innovativa.
«Al Cape of Senses – ha aggiunto – vorrei offrire la possibilità di assaporare l’immensa varietà di gusti, prodotti, abbinamenti e tradizioni regionali che la cucina e il territorio italiano offrono, declinandoli in diverse sfumature, a seconda che ci si trovi all’osteria o al ristorante.
«Pongo al centro la tradizione, la stagionalità, l’autenticità dei sapori e degli ingredienti. Al tempo stesso però cercherò, con la mia brigata, di giocare sull’innovazione e la rivisitazione delle tradizioni stesse, per poter stupire ogni volta i nostri commensali.»
Francesco Pavan, chef dei due ristoranti Al Tramonto e La Pergola.
Piatti tipici all'Osteria «La Pergola», più sofisticati al «Tramonto»
All’Osteria La Pergola si potranno gustare piatti tipici regionali che rispettino la tradizione degli ingredienti e la storicità nazionale del piatto stesso. L’obiettivo dell’osteria sarà di valorizzare le peculiarità regionali, più o meno conosciute, e riscoprire gusti e sapori a volte dimenticati.
Al Ristorante Al Tramonto, invece, si godrà di un’atmosfera ricercata e raffinata, un servizio e uno stile di cucina sofisticato, incentrato sull’innovazione. Pur mantenendo la genuinità dell’ingrediente Francesco Pavan cercherà di proporre una cucina di alto livello in cui trasportare gli ospiti in un’esperienza unica, fatta di sapori nuovi e decisi, contrasti e abbinamenti eleganti, puntando all’uso di prodotti meno conosciuti, ma preparati in maniera sapiente per stupire chi sceglierà di sedere ai tavoli di questo ristorante gourmet.
La terrazza del Ristorante La Pergola di Torri del Benaco.
Lezioni di cucina, cene sensoriali, visite ai produttori di olio e vino
In futuro, inoltre, ci saranno diverse attività legate alla cucina che portino l’ospite a contatto con la stessa. Sono previste lezioni anche con il coinvolgimento di esperti nei diversi settori che possano offrire punti di vista, spunti di riflessioni diversi da quelli dello chef stesso e cene a 4 mani con l’affiancamento di altri chef.
E ancora: cene sensoriali all’aperto per godere del panorama e della natura e visite guidate ai produttori locali di olio e vino, ma non solo, alla scoperta delle eccellenze del territorio.
«Abbiamo deciso di investire sulla sostenibilità – ha spiegato ancora Francesco Pavan – nonostante questo concetto sia molto difficile nell’ambito della ristorazione.
«Tuttavia, il nostro obiettivo sarà quello di essere quanto più etici, rispettosi e sostenibili possibile. La parola d'ordine sarà: una cucina diretta, sincera e rispettosa.»
La zona lounge del Resort Cape of Senses di Torri del Benaco.
Sostenibilità, rispetto per l'ambiente, prodotti locali e coltivazioni biologiche
I produttori dovranno, quindi, osservare una certa filosofia di lavoro e questo si tradurrà nella scelta prevalentemente di allevamenti estensivi, a terra, senza Ogm, con alimentazioni rispettose dell’ambiente, coltivazioni principalmente biologiche e locali, preferenza di imballaggi in carta, riutilizzabili, riciclabili o riciclati e vuoti a rendere.
Al bando la plastica e gli imballaggi a perdere.
«Le tappe più significative della mia carriera – ha sottolineato Francesco Pava – non sono stati solamente i tanti ristoranti nei quali ho lavorato, ma anche le situazioni in cui ho fallito perché mi hanno portato a capire quale fosse la strada giusta da intraprendere, per realizzare lo stile umano di cucina in cui ho sempre creduto.
«Questo è ciò che porterò avanti anche qui al Cape of Senses, anche grazie alla direzione e alla proprietà Margesin che condividono il mio pensiero e sposano la mia stessa etica. In bocca al lupo!.»
In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande – [email protected]
Una suggestiva immagine notturna del porticciolo di Torri del Benaco.