Rossi e Dallapiccola: «Siamo sulla strada giusta»

Turismo: stagione invernale 2016/17 da record in Trentino (+3,1%), nonostante la quasi totale mancanza di neve

La stagione turistica invernale 2016/17 ha fatto registrare numeri da record.
Lo certifica l’ISPAT, l’Istituto di Statistica della provincia di Trento, attraverso un nuovo report sul settore alberghiero e complementare.
«Si tratta di dati molto interessanti che ci dicono che siamo sulla strada giusta, – commenta il presidente della Provincia, Ugo Rossi. – Siamo un territorio di successo e non dobbiamo avere timore a dirlo; stiamo raccogliendo i frutti degli investimenti attivati dalla Provincia in questa legislatura, sul fronte dell'internazionalizzazione e a sostegno delle infrastrutture, al fine di aumentare la nostra competitività territoriale e rendere il nostro brand riconoscibile in tutto il mondo, associato all'immagine di un territorio straordinariamente bello, sicuro e con un'elevata qualità della vita.»
«Sappiamo quanto il turismo possa essere da traino per gli altri settori economici – evidenzia l’assessore Dallapiccola – e dobbiamo continuare sulla strada intrapresa, ovvero quella della qualità, puntando ad un sistema sempre più integrato con gli altri comparti (agricoltura, artigianato, paesaggio e aree protette) capace di muovere aziende, persone, istituzioni e investimenti.»
 
Il numero di turisti che hanno soggiornato in Trentino nella stagione invernale 2016/2017 è in ulteriore crescita, consolidando il trend positivo dell’ultimo triennio.
L’incremento degli arrivi, evidenzia ISPAT, rispetto alla precedente stagione invernale è pari a 3,1%, mentre le presenze crescono dello 0,9% portando così il numero dei pernottamenti a sfiorare i 6,7 milioni, il miglior risultato di sempre.
Il settore alberghiero evidenzia, in particolare, un aumento negli arrivi dell’1,8% ed una sostanziale tenuta nelle presenze (+0,2%), che superano i 5,5 milioni.
Valori in evidente crescita anche per il comparto degli esercizi complementari con gli arrivi che fanno segnare un +9,9% e le presenze un +4,6%.

La componente italiana mostra, in entrambi i comparti, la tendenza ad accorciare la vacanza e, a fronte di un aumento dell’1,4% degli arrivi, registra una contrazione dei pernottamenti (-1,9%).
Gli stranieri evidenziano una generale crescita che risulta più consistente nel settore complementare e chiudono la stagione con un aumento del 6,6% negli arrivi e del 4,8% nelle presenze.
La regione italiana con più pernottamenti è sempre la Lombardia che registra una crescita negli arrivi, ma una contrazione in termini di presenze.
Il mercato polacco si conferma come prima provenienza straniera invernale, seguito da Germania e Repubblica Ceca.
Gli alberghi funzionanti nel periodo invernale sono stati 1.486 con una disponibilità di oltre 91.000 posti letto. Oltre la metà dei quali è relativa alla categoria 3 stelle.
Il grado di utilizzo più alto si registra nella categorie 4 stelle superior e 5 stelle, mentre le performance migliori nel numero dei pernottamenti sono quelli negli alberghi a 4 stelle, dove le presenze crescono del 2,3%. Per gli esercizi complementari ottimi risultati fanno segnare i campeggi, le case vacanza, i B&B e gli agritur.