«La nef del zio Anselmo» non cade certo dal cielo

Domenica 5 marzo al Teatro San Marco di Trento l'ottavo spettacolo de La Vetrina del Teatro Co.F.As. con la Filodrammatica «San Rocco»

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Proseguirà domenica 5 marzo al Teatro San Marco di Trento con l'ottavo spettacolo in cartellone l'edizione 2017 de «La Vetrina del Teatro Co.F.As.», rassegna promossa dalla Federazione Trentina delle Filodrammatiche. Sarà in scena la Filodrammatica «San Rocco» di Nave S. Rocco con «La nef del zio Anselmo», versione dialettale di una commedia brillante di Valerio Di Piramo.
Il sipario si alzerà alle ore 16.00.
 
Il commediografo toscano Valerio Di Piramo ci propone una storia dai contorni surreali che ha per protagonista una famiglia composta da Arturo (Enzo Nardon), uno smemorato marito, dall'energica moglie Anna (Elena Stenico), dalla giovane e pimpante figlia Isabella (Veronica Chistè) e dalla vecchia zia Clotilde (Rita Pellegrini).
Stanno tutti per partecipare al funerale dello zio Anselmo, uomo implicato in losche e fumose faccende, quando fra le visite di condoglianze ecco arrivare uno strano tipo dall’aspetto funereo, certo Amintore Disgrazia (Davide Pederzolli), portatore sano di jella elevata all’ennesima potenza e gran frequentatore di cerimonie funebri.
 
Si sviluppa così un divertente intreccio nel quale è chiamata a fare la sua parte anche la prorompente vicina di casa Franca (Daniela Mosna), vera mangiatrice di uomini, e la vicenda s’ingarbuglia anche a causa dell’irruzione di un commissario di polizia (Cecilia Holler) e di un agente (Ivan Caset) che indagano su un grosso traffico di droga in cui sembra fosse implicato proprio il caro estinto.
Ed ecco che, all’improvviso, appare una misteriosa polverina bianca. Non è talco, ma neanche neve. Anche se in gergo pare che si chiami così.
E compaiono anche Ramon (Cristiano Viola), un giovanotto proveniente dal Venezuela e il boss Astolfo (Gerardo Vulcan) che, pur non essendo certo uno sciatore, con la «neve» ha molta dimestichezza.
 
Man mano che la storia si complica, crescono gli effetti comici e il ritmo si fa più frenetico fino a culminare in un finale davvero travolgente.
Il testo originale di Valerio Di Piramo è stato adattato e tradotto in dialetto trentino da Piergiorgio Lunelli. Renzo Malfatti ha curato invece la regia dell'allestimento. Domenica 5 marzo al Teatro San Marco di Trento il sipario si alzerà su «La nef del zio Anselmo» alle ore 16.00.