Ancora mistero sulla sorte di Padre Dall’Oglio scomparso in Siria
Disattese le annunciate novità dalla Farnesina: «È come cercare un ago in un pagliaio»
Ancora nessuna novità su padre Paolo Dall’Oglio, scomparso lo scorso 29 luglio in Siria, all’apparenza rapito da un gruppo estremista di Al Qaeda.
La sua scomparsa è avvolta dal mistero, per una serie di motivi.
Va premesso che padre Dall’Oglio era stato espulso dalla Siria in quanto apertamente contrario al regime di Damasco. Di conseguenza era in buoni rapporti con i guerriglieri che contrastano al-Assad e che agiscono indisturbati nella città di Raqqa, dove Dall’Oglio è stato visto rapire.
Inoltre, padre Dall’Oglio sarebbe in buoni rapporti anche con Al Qaeda. Il che non deve scandalizzare, perché il compito di un religioso è come quello di un medico, fare il proprio dovere e basta.
Ma allora, perché lo avrebbero rapito gli alqaedisti?
Interpellato da una collega del Sole 24 Ore, un funzionario dell’Unità di Crisi della Farnesina ha risposto che «è come cercare un ago in un pagliaio». Risposta che non è edificante per un ministero degli esteri, anche perché la Ministro Emma Bonino qualche giorno prima aveva anticipato che a breve avrebbe avuto risposte di qualche natura.
Sabato sera a Trento c’è stata une veglia per pregare affinché padre paolo Dall’Oglio, che ha profonfi legami con Trento, possa tornare a casa presto.