Anche la Francia ha sforato i 2.000 miliardi di debito pubblico

Ma il governo non vuole adottare misure che penalizzino ancora i cittadini francesi – La Merkel e l’Eurogruppo reagiscono negativamente

La Francia ha annunciato che il bilancio avrà nel corso del 2014 un deficit del 4,4% del Pil, che l'anno prossimo si restringerà al 4,3%, nel 2016 scenderà al 3,8% e solo nel 2017 andrà al 2,8%, cioè sotto il tetto del 3% fissato dai parametri europei.
Se il governo di Parigi si era impegnato a scendere sotto il 3% fin da quest’anno, adesso rifiuta di adottare nuove misure di austerità e prevede che il debito pubblico si assesterà sopra i 2.000 miliardi.
La dichiarazione del ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, ha fatto il giro del mondo e in particolare in Europa. La Merkel e l’Eurogruppo si sono subito rifiutati di accettare la risoluzione adottata a Parigi, affermando che «non si è ancora fuori dalla crisi».
 
In realtà, secondo molti osservatori, dalla crisi si esce solo se si rilanciano i consumi. In altre parole, se la si smette di applicare misure tali da penalizzare i cittadini.
L’Italia non sta peggio della Francia e come noi molti stati sono del parere di rivedere le soglie fissate.
Il punto è che, con una moneta in comune, le decisioni devono essere sempre condivise e valide per tutti.
Nei prossimi giorni vedremo se l’Europa fa un salto di qualità comune o si spaccherà di fronte a decisioni impopolari o non condivise.
Di certo che nel frattempo ci siamo accorti che alla fin dei conti, l’Italia non è la sola…