«Descantabauchi… Verso nuovi Incanti»
A Trento, nel quartiere di S. Martino, il 21 dicembre «La creatività incontra il territorio»
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Per il settimo anno consecutivo l’associazione culturale Anima Mundi Creativity Factory mette in calendario una nuova edizione di «Incanti», progetto che mira a trasformare spazi, territori e piccoli sobborghi cittadini in un vero e proprio «cantiere delle arti e della creatività».
Il titolo dell’edizione di quest’anno sarà «Descantabauchi…Verso nuovi Incanti» e andrà in scena sabato 21 dicembre 2019, alle ore 17.00, lungo le vie, le piazze e i cortili del quartiere di S. Martino, storico rione della città di Trento.
L’evento è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa da Fausto Bonfanti e Ivan Tanteri, direttori artistici Anima Mundi Creativity Factory, che hanno voluto ricordare in apertura l’appuntamento con la sesta edizione di «Cibo per la mente», rassegna di spettacoli che ha preso il via lo scorso weekend a Ospedaletto e che si concluderà il prossimo fine settimana a Gardolo.
Alla conferenza stampa hanno inoltre preso parte Claudio Geat e Martina Margoni, rispettivamente presidente e vicepresidente della Circoscrizione Centro Storico Piedicastello.
Lo spettacolo itinerante, realizzato sotto la direzione artistica e il coordinamento di Fausto Bonfanti e Ivan Tanteri, vede la collaborazione del Comune di Trento, della Circoscrizione Centro Storico Piedicastello, della Fondazione Museo Storico del Trentino, del Comitato Vivi San Martino, Io Esisto-Laboratorio delle Idee e della Creatività, Teatro Immagini, con il contributo della Provincia Autonoma di Trento.
Seguendo le orme delle precedenti edizioni, il progetto «Incanti» tenterà di dimostrare quanto la creatività sia uno degli strumenti più efficaci per rendere visibile l’invisibile.
«Attraverso un’attenta analisi, che prevede una ricerca storica e culturale, vogliamo portare alla luce spazi e luoghi del rione di S. Martino mai visti prima, presenti però nei ricordi dei suoi abitanti storici e nell’immaginario di tutti gli altri, – precisa Fausto Bonfanti, direttore artistico Anima Mundi Creativity Factory - cercando così di stimolare in loro un forte senso di appartenenza basato sull’incontro, sulla capacità di accogliere e di convivere, ma anche di conoscere e di scoprire.»
«Incanti» è un progetto scientifico, creativo, culturale e artistico di carattere interdisciplinare e multimediale, il cui obiettivo primario è quello di realizzare in particolari territori, luoghi o spazi, una vera e propria «produzione mirata» basata sul tema della memoria, della scoperta, della riqualificazione e della valorizzazione urbana e territoriale.
Un progetto in cui la creatività diventa strumento di intervento e di lavoro, ed elemento attorno al quale coinvolgere, in maniera applicata, realtà e soggetti del territorio individuato, insieme ad altri soggetti del panorama creativo provinciale, ma anche nazionale e internazionale.
Dopo aver messo in luce, nella scorsa edizione, le potenzialità e gli angoli più nascosti di un sobborgo cittadino come Gardolo, l’edizione 2019 di «Incanti» approderà sulle rive di un antico porto della città di Trento: il magico e affascinante Porto di San Martino, un quartiere ricco di storia e di memoria.
I suoi luoghi (vie, parchi, cortili, piazze, giardini, castelli) diventeranno così magicamente la struttura stessa della rappresentazione, dando vita ad un emozionante «percorso» lungo il quale, nella giornata di sabato 21 dicembre, si snoderanno allestimenti scenografici, istallazioni, performance musicali e teatrali, ed eventi di danza, ricreando inoltre ambienti architettonici, naturali e non, dai quali potranno riemergere le memorie e l’immaginario del territorio, le tracce sepolte e le molteplici identità.
«Nella giornata di sabato racconteremo di quel luogo come fosse una fantastica avventura - spiega Bonfanti - un porto dove la magia dell’incanto e il fascino dell’amore si incontreranno, accompagnando i visitatori in un mondo immaginario.»
Ci sarà una grande locomotiva come punto di partenza, simbolo del viaggio immaginifico che verrà intrapreso, le marachelle dei folletti che disturberanno l’immaginazione dei grandi e dei piccoli, la sensualità della danza, il romantico suono dello swing clandestino e rubato al frastuono delle guerre, e ancora canti e musiche suonate dal vivo che si fonderanno con testi e racconti declamati in diverse forme.
Un vero e proprio viaggio nello spazio deputato alla rappresentazione, che vedrà fondersi il teatro, la danza, il circo, la pittura e la poesia.
Un autentico «cantiere della creatività» che vedrà la collaborazione e il coinvolgimento di molte realtà: artisti, creativi, scenografi, scultori, pittori, architetti, danzatori, gruppi musicali e di teatro, tutti riuniti lungo le vie, le piazze e i cortili del rione di S. Martino, che per un giorno si trasformerà in un inusuale palcoscenico di rappresentazione.
«Un viaggio che tutti, grandi e piccoli, potranno intraprendere e vivere, fondendosi con gli “incanti” e le emozioni senza le quali le città e i territori, i quartieri e i sobborghi, le periferie e i centri urbani, i paesi e i quartieri popolari si dissolverebbero – osserva Bonfanti - Siamo il popolo degli incanti, il popolo dei pensieri spezzati e risorti. Siamo sognatori e speciali, Descantabauchi.»
Quello portato avanti da Anima Mundi Creativity è progetto che crede nella forza della partecipazione e della creatività, quest’ultimo ritenuto uno dei migliori strumenti per creare partecipazione.
Senza paura delle porte, aperte o chiuse che siano, perché dietro ad ogni porta c’è sempre un’altra vita e se è aperta è perché vuole accoglierci, se invece è chiusa, è perché, solo insieme la si può aprire.
Infine, il progetto «Incanti» prevede anche un cammino comune e condiviso prima di arrivare alla rappresentazione dell’evento finale: tutto avrà vita, infatti, grazie ad un partecipato «laboratorio delle idee e della creatività», quel «cantiere» dove saranno coinvolti le realtà del territorio e che supporterà l’importante lavoro di preparazione e di coinvolgimento, necessario quanto lo spettacolo finale.