Addio a Fulvio Bonfanti, una vita dedicata al tamburello
Il Comitato provinciale e l’intero mondo del tamburello ne piangono la scomparsa e lo ricordano oggi con affetto e profonda riconoscenza
Ieri, purtroppo, dopo una breve ma implacabile malattia, ci ha lasciato improvvisamente Fulvio Bonfanti, una delle figure che ha segnato la storia del tamburello trentino e nazionale.
Ci eravamo visti pochi mesi fa e nulla faceva intravvedere il male che di lì a poco l’avrebbe sconfitto e che ci è apparso in tutta la sua gravità quando, alcuni giorni fa, siamo stati a trovarlo con il suo Vice Alberto Scerbo e con il sindaco di Calliano Lorenzo Conci.
Per tanti anni arbitro federale e per oltre venti apprezzato ed instancabile presidente del Noarna, fu lui a portare nella frazione di Nogaredo la prima Coppa Italia e ad accompagnare la Società sportiva ai massimi livelli, fino alla Serie B.
Il Comitato provinciale e l’intero mondo del tamburello ne piangono la scomparsa e lo ricordano oggi con affetto e profonda riconoscenza per la sua profonda e generosa passione e per il suo disinteressato ed instancabile impegno a favore della sua Società ed in particolare nella promozione dello sport e del tamburello fra i giovani.
Tanto apprezzato per il suo impegno nel tamburello, altrettanto lo è stato nel suo ruolo di amministratore comunale. Prima come consigliere, poi vicesindaco ed infine sindaco, significativamente riconfermato nella corrente legislatura.
Tutti i suoi compagni di viaggio lo ricordano come sindaco attento e disponibile con tutti, concreto e deciso, sempre pronto ad ascoltare, a mediare, ad unire, a trovare soluzioni invece che a creare scontri e dannose divisioni nella comunità o fra le frazioni.
Un volontario sempre pronto a spendersi e a mettersi in gioco per la sua comunità, che fosse la Pro Loco, della quale è stato apprezzato presidente, o le iniziative culturali come il Calendimaggio o il restauro del teatro di Noarna, o il volontariato sociale.
Un uomo, in definitiva, autentica espressione della sua comunità, alla quale era intimamente legato e che voleva unita, ma anche uomo profondamente legato agli ideali dell’autonomia e dell’autogoverno.
In questi momenti di grande dolore, il Comitato Trentino della FIPT è vicino con affetto e riconoscenza alla moglie Bruna, che è sempre stata al suo fianco e l’ha sostenuto sia nell’impegno del volontariato che nella vita e l’ha accompagnato amorevolmente fino all’ultimo respiro.
Ed è vicino ai genitori, alle sorelle, ai suoi cari e a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo ed apprezzarlo.
Fulvio non è più fisicamente fra di noi, ma rimarranno indelebili nella nostra memoria e nel nostro cuore il ricordo di quanto ha fatto e il suo esempio di uomo generoso e disponibile, di amministratore, attento, capace e lungimirante, profondamente legato alla sua terra e alla sua gente.
Ciao Fulvio, da lassù continua a dispensarci i tuoi preziosi consigli.
Il Presidente del Comitato Trentino FIPT
Franco Panizza