La 34ª «Festa della fratellanza» si terrà a Passo Paradiso
Domenica 21 agosto Alpini e Schützen sul ghiacciaio della Presena

Si rinnova a passo Paradiso, nei
pressi del ghiacciaio della Presena, l'appuntamento con la Festa
internazionale della Fratellanza, cerimonia che accomuna, nella
commemorazione dei soldati caduti su fronti opposti nella Grande
Guerra, coloro che un tempo si combattevano.
La manifestazione è nata oltre trent'anni fa su iniziativa di
Emilio Serra e Kurt Steiner, entrambi scomparsi, ed è promossa
dalla Provincia autonoma di Trento, dalla Regione Trentino Alto
Adige, dal Comune di Vermiglio, dal locale Gruppo Alpini e dal
Museo della Guerra Bianca.
Stamattina a Vermiglio, presso il Museo della Guerra Bianca, è
stato ufficializzato il programma di domenica, da parte
dell'assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione della
Provincia autonoma di Trento, Franco Panizza, del sindaco Denis
Bertolini e del presidente del Museo Achille Serra.
«E' stata questa la prima festa che ha unito i rappresentanti dei
due eserciti contrapposti - sono state le parole dell'assessore
Franco Panizza - in un percorso di pace e di collaborazione. Va in
questa direzione il progetto dell'Euregio, la nuova Europa che
stiamo costruendo, ricomponendo le fratture degli Stati nazionali e
facendo sì che i popoli si impegnino per la pace. Domenica, sul
ghiacciaio della Presena, si ricorderanno gli aspri combattimenti
della Grande Guerra, che dilaniarono la nostra provincia, anche in
vista delle celebrazione che, come Provincia autonoma di Trento,
siamo coordinando per il centenario dallo scoppio del
conflitto.»
Novità di questa edizione è il prolungamento in quota della festa:
il programma prevede alle 8.30 il ritrovo presso la stazione a
valle della funivia per il ghiacciaio della Presena, alle 9.45,
dalla stazione di arrivo, la sfilata fino al monumento della
fratellanza dei Gruppi Alpini, dei Kaiserschützen, dei Kaiserjäger,
delle Compagnie Schützen, delle delegazioni della Croce Nera, delle
associazioni degli ex-combattenti e di volontariato della valle di
Sole e della val Camonica, sulle note della Banda di Ossana e
Vermiglio.
Dopo la messa, officiata dal cappellano militare padre Giorgio
Valentini e accompagnata dal coro Santa Maria Assunta di Tassullo,
vi saranno I discorsi delle autorità e la salva d'onore della
Compagnia Schützen Val di Sole/Sulzberg.
Infine, alle 12 presso la stazione di arrivo della funivia, si
terrà l'inaugurazione della «Galleria Paradiso», con l'allestimento
multimediale «Suoni e voci della Guerra Bianca», poi il pranzo
sociali in quota.
Ideata più di trent'anni fa da Emilio Serra e Kurt Steiner, la
Festa della Fratellanza mantiene vivo il ricordo dei caduti di
entrambi gli eserciti, lanciando un messaggio di pace attraverso un
percorso di riconciliazione.
Ed è anche un modo per ricordare i fondatori di questa
manifestazione, il presidente dei Kaiserjäger Kurt Steiner e
l'indimenticabile cavalier Serra, il quale in cinquant'anni di
lavoro ha recuperato e bonificato migliaia di ordigni e reperti del
primo conflitto mondiale, che sono andati a costituire il Museo
della Guerra Bianca di Vermiglio e che in parte rimarranno esposti
presso la galleria.
Il primo nucleo del Museo venne creato da Emilio Serra,
instancabile «recuperante», nel 1967 all'interno del proprio
Albergo Alpino.
La mostra, una imponente raccolta di reperti legati alla Guerra
Bianca sui monti dell´Adamello-Presanella lungo la linea del fronte
italo-austriaco, restituiva un´epoca passata ma ancora tanto vicina
alla sensibilità delle gente di Vermiglio: una popolazione provata
dalla guerra e soprattutto dal tragico esodo verso il campo
profughi di Mitterndorf.
Una raccolta alimentata da Serra per quarant´anni, dall´inizio
degli anni Sessanta fino agli ultimi momenti della sua vita e che
ebbe il merito storico di salvare alla memoria collettiva un
patrimonio storico importantissimo.
Il Museo di Vermiglio ha conosciuto nei tempi recenti una
importante evoluzione, capace di valorizzare al meglio l´opera
intrapresa qualche decennio fa: il 23 dicembre 2006 infatti è stata
inaugurata la nuova esposizione, ricavata all´interno dell´edificio
del Polo culturale di Vermiglio.
Gli spazi si sono allargati e così la ricca collezione di reperti
bellici ha potuto migliorare la propria fruibilità, grazie alla
collaborazione dell'amministrazione comunale e del Museo storico
italiano della guerra di Rovereto.