«Emigranti», di Slawomir Mrozek, al teatro di Pergine

La nuova produzione di ariaTeatro debutterà giovedì 3 marzo alle 20.45 al Teatro di Pergine, dove sarà replicata alla stessa ora sabato 5 marzo

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Emigranti è sicuramente il testo teatrale più amaro ma anche umoristico di Sławomir Mrozek, autore simbolo della Polonia del '900.
Scritto volutamente senza dare un nome ai due personaggi e una loro specifica collocazione spazio-temporale, racconta l'universalità della condizione migratoria di ogni essere umano.
La storia è semplice quanto significativa: in una città straniera due emigranti sono costretti a trascorrere la loro vita nella squallida stanza del sottoscala dove abitano.
Hanno estrazione sociale e carattere diversissimi, e per questo spesso in contrapposizione ma i loro mondi così distanti sono costretti a dialogare perché accomunati dalla stessa condizione.
È una scrittura immediata, sferzante, una dedica accorata dell'autore a tutti gli emigranti che lontani dalla propria terra cercano riscatto altrove.
 

 
Ma è anche una riflessione più alta e universale. Lo straniero in terra non propria non è altro che l'uomo stesso, il viaggiatore, l'Ulisse di ogni epoca e nazione.
L'emigrante è un seme gettato lontano dalla semina, un fiore spostato dal vento. L'emigrante è colui che cerca, la mano con la lanterna per far luce in un luogo oscuro.
È il tracotante desiderio di vedere oltre le ombre di una caverna, è il rifugio passeggero, prima di tornare a casa.
L'emigrante è la casa quando si nasce senza casa, è un nome se nessuno te lo vuole dare.
È il passaggio per arrivare in un luogo amico, è l'incerto nella smania di sapere.
L'emigrante è lo scomodo, il moto oscuro o divertito, il disagio, la puzza. È la scoperta, il divino, l'oltre, il dovere, il dolore, il rimpianto.
L'emigrante è la fuga, la libertà, la liberazione, la caduta, il salto, la vita.
 
Lo spettacolo diretto da Giuseppe Amato (Premio Ubu 2011) debutterà giovedì 3 marzo alle 20.45 al Teatro comunale di Pergine, dove sarà replicato alla stessa ora anche sabato 5 marzo. In entrambe le occasioni gli spettatori saranno seduti sul grande palco, a pochi passi dalla scena

 Una nuova produzione di ariaTeatro 
Testi di Sławomir Mrozek
Con Andrepietro Anselmi e Denis Fontanari
Luci di Federica Rigon
Regia di Giuseppe Amato - assistente Chiara Benedetti