La Cassa Rurale Valsugana e Tesino ritorna all’utile

Positivo il bilancio post fusione: «Limato i costi e migliorata l’efficienza»

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Nel primo anno di vita della nuova Cassa dopo la fusione con Cross e Roncegno, il presidente Arnaldo Dandrea ha illustrato ai soci le dinamiche principali che hanno caratterizzato questo periodo, ripercorrendo i principali appuntamenti e le principali attività svolte, sia dal lato bancario e operativo, sia dal lato sociale e di sostegno al territorio ed alle comunità.
«Siamo orgogliosi di aver distribuito un milione di euro al nostro territorio – ha detto Dandrea – sotto forma di agevolazioni per i soci e sovvenzioni alle varie attività di volontariato, sport e cultura, ambiti che consideriamo importanti tanto quanto l’efficienza d’impresa.»
Notevole spazio è stato dedicato dal presidente all’illustrazione ai soci dello stato avanzamento lavori dell’avvio del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca, progetto strategico partito con la delibera dei soci nell’assemblea del maggio 2017.
 
Sono stati forniti gli ultimi aggiornamenti sull’iter amministrativo, con il deposito dell’istanza autorizzativa a Banca d’Italia e B.C.E. il 19 aprile 2018 e partenza operativa prevista per gennaio 2019.
Il direttore Paolo Gonzo ha illustrato il bilancio, che porta con sé la buona notizia del ritorno all’utile: oltre 1,8 milioni di euro; ma oltre a ciò anche numerosi indicatori operativi e strutturali danno il segno del raggiungimento (e del superamento) degli obiettivi a suo tempo fissati e permettono di guardare con fiducia e serenità al futuro.
Solidità patrimoniale (indice Cet1 al 15,85%, superiore alla media delle rurali trentine), riduzione e razionalizzazione dei costi e buon sviluppo dei dati commerciali i temi principali toccati.
 
Ancora in crescita la raccolta complessiva (da 939 a 963 milioni), mentre sono in leggero calo i prestiti totali, ma con una importante e positiva novità: crescono i prestiti “buoni” (da 496 a 507 milioni) e calano in modo significativo le sofferenze (da 68 a 53 milioni).
«Abbiamo diversificato gli impieghi, garantendo così una importante diversificazione del rischio, – ha affermato il direttore Gonzo. – I nostri principali clienti sono le famiglie, a cui abbiamo concesso il 44% dei prestiti totali, seguono le piccole imprese edili con il 16,5%, quelle manifatturiere con il 12% e l’agricoltura con il 5,3%.»
Approvati all’unanimità dall’assemblea il bilancio e anche gli altri punti all’ordine del giorno.