L'8 Marzo? Ma siamo persone che vivono sbagliando come tutti
Noi donne abbiamo bisogno della stessa considerazione di cui ogni essere umano ha diritto tutto l’anno – Di Daniela Larentis
La donna è il peggiore dei mali diceva Euripide e permettetemi di dire, con tutto il rispetto per questo grande pensatore nato a Salamina intorno al 480 a.C., che forse delle donne lui non aveva capito un granché.
Non voglio banalizzare il significato di questa giornata, ma siccome l’Otto marzo viene ogni anno affrontato in maniera seria ed esaustiva da moltissime persone, anche più competenti di me - strumentalizzandone il significato, talvolta - mi limito a delle semplici osservazioni.
Noi donne abbiamo bisogno del rispetto e della considerazione di cui ogni essere umano ha diritto, possibilmente tutto l’anno, tutti gli anni, compresi gli anni bisestili. Come gli uomini, del resto.
Talvolta purtroppo vittime (mi piange il cuore pensando a quante donne subiscano la ferocia di chi non sa contenersi entro le mura domestiche e qui c’è ben poco da ridere), altre volte anche carnefici, siamo comunque solo persone che vivono e sbagliano come tutti.
E come tutti non vogliamo subire la violenza da parte di nessuno, perché la violenza, chiunque la eserciti, è sempre un atto deplorevole.
Disdicevole. Condannabile. Inqualificabile. Totalmente inaccettabile.
Non siamo nemmeno tutte uguali, come chiunque. Sono forse tutti uguali gli uomini?
Esattamente come loro cerchiamo di dare un senso alla nostra vita, semplicemente cercando di essere noi stesse. Abbiamo diritto alle stesse opportunità. Tutto qui.
A dirla tutta, sono quasi stufa di sentire parlare di uomini e donne come ci si riferisse a due specie diverse!
Il mondo è popolato da persone che hanno gli stessi diritti e doveri e quello che accomuna tutti è il far parte dello stesso genere umano.
Non nego che fra uomini e donne vi siano delle diversità che vanno al di là dell’aspetto esteriore, ed è bello talvolta scherzare a riguardo, ma queste differenze non sono evidenziabili in realtà anche fra individui dello stesso sesso?
Siamo tutti uguali come i Tic Tac di una stessa confezione? Banalmente identici come le perline di una stessa collana? Comuni come candidi granelli di zucchero?
Io personalmente conosco molte donne, alcune delle quali sono mie grandi amiche, e non ve n’è una identica all’altra!
Ognuna di loro è unica e meravigliosa, preziosa e inconfondibile come un fiocco di neve che cade dal cielo, semplicemente straordinario, sfaccettato, speciale e inimitabile, perché la natura non prevede mai nulla di uguale.
Comunque sia, oggi è la festa della donna e almeno per un giorno tanto vale godersi il momento.
La mia amica Alba, bibliotecaria e donna di spiccata intelligenza, dotata di un gran senso dell’umorismo, mi ha raccontato questa barzelletta.
«Paola chiede a Giorgia perché mai non abbia voglia di uscire a festeggiare l’8 marzo e lei le risponde così: L’ho barattata con mio marito per gli altri 364 giorni!».
Concludo il mio pensiero dedicando a tutte le donne una meravigliosa poesia della bravissima attrice e regista Dardana Berdyna, diplomata in arte drammatica presso l’Accademia di belle arti a Tirana, della compagnia teatrale La Quarta Parete.
Amare È così silenziosa la voglia di vivere Come due gocce pesanti Appese Che l’occhio ne assorbe, ne rigetta. È così acuta la voglia di vivere Come uno sparo nel vuoto Noi stessi bersagli e miranti Cerchiamo di accoglierla. Dardana Berdyna |
Daniela Larentis