Obama/ 3 – Ecco dove ha vinto e con quali risultati

Riepilogo della nottata che ha segnato la rielezione del Presidente uscente

Obama è stato riconfermato, durante la notte, Presidente degli Stati Uniti.
I risultati, aggiornati alle ore 6.30 secondo quanto riportato dal Washington Post, hanno dato il Presidente vincente in California, Colorado, Connecticut, Delaware, District of Columbia (ovvero Washington D.C), Florida, Iowa, Maryland, Massachusetts, Michigan, Minnesota, Nevada, New Hampshire, New Jersey, New Mexico, New York, Ohio, Oregon, Pennsylvania, Rhode Island, Vermont e Virginia.
 
Gli Stati dove ha raccolto i maggiori consensi sono stati il Delaware, dove ha ottenuto il 58% dei consensi, e il Vermont, dove ha sfiorato il 70%.
Per quanto riguarda il voto popolare, Obama ha ottenuto il 50% dei consensi, pari a 52 milioni e 650 mila voti, a fronte del 49% del suo sfidante.
Per quanto, invece, riguarda i Grandi elettori, fondamentali nella nomina del Presidente visto che la Costituzione degli Stati Uniti non prevede una vera e propria elezione diretta, l'ultimo aggiornamento dava il rieletto Presidente con un numero di elettori pari a 303, soglia molto più alta dei 270 previsti per essere eletti.
 
Erano le 5 e mezza di mattina, ora italiana, quando Obama è arrivato a 274 elettori, con il suo sfidante ormai fermo a 212.
È stata dunque una lunga notte visto che sino a circa le 3 di stanotte, i risultati davano come vincente il candidato repubblicano; ha comunque sempre regnato la tranquillità all'interno dei vertici del Partito democratico e i risultati hanno ampliamento dimostrato ciò.
 
Solamente alle 7 di stamane, sempre ora italiana, Romney ha accettato pubblicamente di essere stato battuto dal suo sfidante, prima chiamandolo e poi rivolgendosi ai suoi sostenitori.
Ed è stato questo il momento della festa democratica, festa che ha visto il presidente e la sua famiglia come protagonisti.
 
«Il meglio deve ancora venire» ha detto Obama rispolverando un suo vecchio slogan.
Il Presidente ha anche voluto ricordare che è finito quel lungo decennio di guerre che hanno visto l'America protagonista ed è arrivato il momento di credere in un nuovo paese.
 
Michele Soliani
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