La terziarizzazione dell’economia anche per l’Industria trentina
Il processo di trasformazione in atto emerge dalle risultanze dell'ultima edizione dell'indagine «L’industria in provincia di Trento»
A partire da oggi è disponibile sul sito della Camera di Commercio di Trento l’ultima edizione dell’indagine «L’industria in provincia di Trento».
La ricerca, avente carattere strutturale, ha come oggetto tutte le imprese industriali con più di dieci dipendenti operanti in provincia ed è condotta, con continuità, da più di 40 anni.
Tra gli argomenti di ricerca: il volume d’affari, la quota di esportazioni, gli investimenti effettuati e la situazione occupazionale.
Dalle serie storiche contenute nonché dai dati dell’ultima rilevazione riportati nella pubblicazione trovano conferma alcuni elementi e tendenze in atto.
- A nche in Trentino si registra un processo di sempre più spinta terziarizzazione – che, sia pure con intensità e tempistiche diverse, sta interessando tutte le economie avanzate.
I dati più recenti mostrano che la nostra provincia ha una percentuale di occupati nell’industria pari al 28% del totale e una quota del valore aggiunto industriale sul totale pari al 25%, valori che si collocano al di sotto della media nazionale.
Oltre alla terziarizzazione dell’economia, è rilevabile anche un processo di terziarizzazione della stessa industria. Rispetto alla mera fabbricazione di prodotti, acquistano cioè sempre maggiore importanza all’interno delle imprese le attività di innovazione di processo e di prodotto, la ricerca, il marketing e l’internazionalizzazione.
- Nonostante le recenti crisi economiche abbiano causato effetti negativi non trascurabili nel settore industriale, in termini di diminuzione della numerosità delle imprese e degli addetti, il settore ha sostanzialmente retto anche in virtù di specifici interventi pubblici di sostegno alla domanda, specie nel comparto delle costruzioni.
Va tuttavia precisato che la situazione oggetto di rilevazione si riferisce al 2011 e quindi non emergono ancora gli effetti della nuova fase recessiva.
- Il settore secondario è interessato anche da una serie di trasformazioni qualitative. In particolare, si è assistito nel corso del tempo a un progressivo arricchimento della dotazione di capitale umano delle imprese: è aumentata la proporzione di addetti in possesso di un diploma di scuola media superiore e parallelamente di coloro che sono in possesso di un diploma di laurea.
Al tempo stesso si è assistito a un graduale aumento della presenza femminile nelle imprese (+37% rispetto al 1989), in concomitanza con una crescita dell’incidenza della manodopera tecnica e impiegatizia.
- Dall’indagine emerge inoltre una diminuzione dell’attrattività del Trentino per quanto riguarda il settore manifatturiero, testimoniata da un calo di incidenza sul nostro territorio delle imprese a capitale straniero e multinazionale.
Si tratta però di un fattore che ha carattere generale e che accomuna tutte le economie avanzate.
L a r e l a z i o n e p u ò e s s e r e l e t t a n e i d e t t a g l i t r a n i t e q u e s t o l i n k ( a t t e n d e r e q u a l c h e s e c o n d o a f f i n c h é s i a p r a ).