L’importanza della vacanza studio all’estero – Di Nadia Clementi
Ne parliamo con il Presidente dell’Associazione Culturale «Europa» prof. Mario Casna
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Si avvicina la fine dell’anno scolastico. È tempo per i ragazzi delle medie e superiori di programmare giornate di studio all’estero per approfondire le proprie conoscenze linguistiche.
La vacanza studio può essere organizzata in college/residenza o in famiglia. Entrambe le soluzioni sono valide, la scelta dipende dalle esigenze del partecipante e dalla sua autonomia personale e linguistica.
Tra le varie opportunità, l’alternativa a costi contenuti rispetto allo standard è quella del soggiorno presso una famiglia, integrato al college.
In questo caso la scelta delle famiglie ospitanti risponde a dei criteri che vanno dalla moralità alla disponibilità, dalla sicurezza all’affidabilità e ultimo, ma non meno importante, al piacere di condividere un’esperienza di vita in un’altra nazione.
Ogni famiglia si prende cura dell’ospite: fornisce informazioni per raggiungere la scuola, da consigli nelle scelte quotidiane e si impegna ad inserirlo nel nucleo familiare stimolandolo alla conversazione.
La famiglia rappresenta un veicolo preferenziale per conoscere le abitudini e le usanze del paese ospitante mettendo lo studente in condizione di avere un vero scambio culturale. Inoltre i momenti trascorsi in casa vanno considerati come un proficuo strumento di approfondimento delle conoscenze linguistiche.
Le proposte di studio presso le famiglie vengono selezionate e consigliate da interlocutori competenti. Noi ne parliamo direttamente con il Presidente dell’Associazione Culturale Europa prof. Mario Casna, che da tempo organizza viaggi studio all’estero.
Chi è il prof. Mario Casna Docente di lettere nelle scuole medie e negli Istituti superiori, è stato dirigente scolastico al Marie Curie di Pergine, Martino Martini di Mezzolombardo e all’Istituto Tecnico Industriale M. Buonarroti di Trento. |
Prof. Casna vuole spiegarci brevemente quali sono le finalità dell’Associazione Culturale Europa?
«Ho constatato che non vi è una grande conoscenza dell’Europa né a livello geografico e tanto meno a livello politico istituzionale.
«Una finalità dell’Associazione è proprio quella di diffondere un sentire europeistico con progetti di integrazione europea. Proprio per questo abbiamo organizzato visite alle sedi delle Istituzioni europee (Bruxelles e Strasburgo) e abbiamo visitato, e continueremo a farlo, le capitali degli stati europei.»
Professore, perché è tanto importante per i nostri giovani la conoscenza della lingua straniera e in particolare di quella inglese?
«Proprio viaggiando abbiamo capito che è necessaria la conoscenza delle lingue straniere. Come si può parlare di integrazione europea se mancano elementi forti di coesione e permangono difficoltà di comunicazione anche a causa della scarsa conoscenza delle lingue?
«Nell’era della globalizzazione è obbligo conoscere la lingua inglese se non si vuole restare ai margini. Nelle offerte di lavoro sempre più è richiesta questa competenza linguistica».
Foto di gruppo.
Secondo Lei i nostri Istituti sono adeguati all’ insegnamento dalla lingua straniera?
«Se è vero che la pianta la si riconosce dai frutti debbo dire che qualcosa non funziona al meglio. C’è molto da fare, incrementando per esempio la presenza stabile di docenti di madre lingua.»
La Vostra Associazione propone soggiorni linguistici all’estero, in quali località e in quali mesi?
«Noi da diversi anni andiamo nei periodi estivi a Dublino e a Londra. Frequentiamo al mattino le lezioni e siamo ospitati da famiglie selezionate dalla scuola.»
Foto collegio di Dublino.
Qual è l’età dei partecipanti e come vengono contattati?
«Portiamo ragazzi di tutte le età da 10 anni in su. Preferiamo portare i più giovani a Dublino e i più grandicelli a Wimbledon a Londra.»
Quante ore di studio giornaliere sono previste in college e chi sono i docenti?
«Nel college sono previste quattro ore di lezione al mattino; nel pomeriggio vi sono i laboratori di musica, arte, teatro, sport ecc e visite alla città. I docenti del mattino e gli animatori per le attività pomeridiane sono tutti inglesi o irlandesi».
Foto interna college - Diploma.
Può raccontarci brevemente una giornata tipo? Quali sono le attività ricreative proposte?
«Gli studenti appena alzati e dopo aver consumato il breakfast si recano al college. Qui raggiungono le classi, individuate in base al loro livello di conoscenza dell’inglese, e seguono le lezioni dalla ore 9.00 alle ore 13.00.
«Le lezioni sono per lo più di conversazione con richiami grammaticali. Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, vi sono le attività dei diversi laboratori. Son previste visite ai monumenti o ai musei più importanti della città.
«Terminate le attività pomeridiane ci fermiamo in centro per fare shopping o anche solo per dare un’occhiata ai diversi negozi. Alle ore 18.30 tutti a casa per la cena. Nella serata si rimane a casa per conversare con la famiglia.
«Talvolta ci si incontra anche dopo cena per un gelato in compagnia. Ma alle 22.00 tutti a letto.»
Per i soggiorni in casa come vengono selezionate le famiglie ospitanti?
«Le famiglie scelte debbono fornire adeguate garanzie relativamente alla pulizia, al cibo e alla disponibilità al dialogo.»
Foto famiglia
Le abitudini dei paesi del nord, in particolare il cibo e la pulizia, sono molto diverse dalle nostre. Cosa consiglia in proposito ai partecipanti?
«Le case pur non essendo così lussuose come le nostre sono tutte molto confortevoli e dignitose. Per quanto riguarda il cibo bisogna talvolta sapersi adattare.»
Foto casa ospitante a Dublino.
I ragazzi nelle ore libere da chi sono controllati?
«Gli accompagnatori sono sempre con gli studenti».
Quanto costano i soggiorni all’estero? Possono essere rimborsati? In che modo?
«Il prezzo del soggiorno all’estero dipende molto dal programma che si segue (gite e abbonamenti ai mezzi di trasporto, sistemazioni in città o in periferia). Sono previsti anche contributi in base al certificato Icef.(vedi).»
Chi fosse interessato a chi deve rivolgersi?
«Chi fosse interessato può liberamente scrivere [email protected], 347-9641099.»
Nadia Clementi - [email protected]
Prof. Mario Casna