Solidarietà internazionale: leggi Borga e Sembenotti respinte

Il Consiglio provinciale ha invece approvato l’ordine del giorno che affida il 70% dei fondi direttamente alle associazioni (attualmente ricevono già l'88%)

Rodolfo Borga del PdLNel pomeriggio di oggi, dopo l'esame dell'interpellanza di Anderle in materia di trasporti scolastici, il Consiglio provinciale ha esaminato e respinto, con 18 voti contrari e 13 favorevoli, i due disegni di legge di modifica alle norme vigenti in materia di cooperazione internazionale.
In misura diversa, in nome della grave crisi economica e di altre considerazioni di natura etica, le proposte di Borga e di Sembenotti incidevano sul vincolo percentuale fisso dell' 0,25 del bilancio provinciale, attualmente assegnato al comparto.
Mentre Sembenotti chiedeva la cancellazione del vincolo, Borga ne indicava una riduzione dallo 0,25 al 0,20%.
Approvato, invece, il primo punto del dispositivo dell'unico ordine del giorno al disegno di legge Borga.
È evidente che la valenza della votazione del documento è esclusivamente politica.
 
 DISCUSSIONE GENERALE
Borga: non solo un euro verrebbe sottratto ai progetti di solidarietà e alle associazioni. In un momento in cui si impongono tagli a sanità e scuola, si deve discutere anche di tagli alle spese discrezionali dell'assessore Beltrami.
«Mi assumo interamente la responsabilità di questo disegno di legge come si conviene ad un primo firmatario, – ha esordito Rodolfo Borga che ha precisato che non un solo euro verrebbe tolto alle associazioni trentine a seguito dell'approvazione di questo disegno di legge. – Non sono contrario all'attività di cooperazione internazionale, tanto che da sindaco ho addirittura modestamente aumentato il capitolo destinato a questi fini.
«Il mio obiettivo – ha spiegato Borga – è piuttosto quello di indirizzare correttamente le spese a sostegno delle iniziative in questione che sono attualmente utilizzate con finalità diverse da quelle previste. Nello specifico, le spese si possono distinguere come spese per iniziative che si traducono in interventi concreti e quelle che riguardano interventi come la formazione, la pubblicità e l'informazione, ovvero con incidenza molto meno diretta pur comportando l'impiego di ingenti risorse.»
La proposta contenuta nel suo disegno di legge è quella di rivedere, perdipiù in una situazione contingente come quella attuale, la percentuale delle risorse del bilancio provinciale destinate alla cooperazione internazionale.
«Non più una quota non inferiore allo 0,25%, come risulta essere attualmente, ma una quota non superiore allo 0,20%
L'esponente del PdL ha elencato spese specifiche e una serie di incarichi destinati a iniziative e soggetti che poco hanno a che fare con la solidarietà internazionale e che potrebbero essere «almeno in parte sforbiciate».
«In un momento in cui si tagliano fondi alla sanità, alle politiche sociali, alla scuola – ha tuonato Borga – possiamo anche parlare di ridurre anche alcune delle spese discrezionali dell'assessore Beltrami.»
 
Sembenotti: «Le risorse vengano assegnate ogni anno. Sia cancellata la percentuale fissa dello 0,25.»
L'analisi puntuale e giusta di Borga sui soldi sprecati dall'assessore Beltrami, a parere di Sembenotti lascia il tempo che trova, proponente di un altro disegno di legge di modifica delle norme in materia.
Attualmente viene destinata alla solidarietà internazionale dalla legge 4/2005 una quota fissa dello 0,25%, precisa il consigliere della Civica.
«La sua proposta prevede di cancellare il vincolo senza entrare nel merito e abrogare il comma 1 dell'articolo 18 che definisce il vincolo fisso da destinare alla solidarietà internazionale. Vale a dire che le risorse verrebbero assegnate anno per anno sulla base delle reali esigenze e non definite a priori in termini percentuali.»
 
Nardelli: «La cooperazione è un investimento in termini di apertura e di comprensione di se stessi attraverso gli altri.»
Il consigliere Michele Nardelli ha espresso tristezza e rammarico, legati al fatto che si parli di cooperazione internazionale per motivi come questi invece che per la qualità straordinaria delle esperienze messe in campo e delle relazioni intrecciate grazie a queste attività.
«Se questa terra è conosciuta nel mondo – ha ricordato Nardelli, – si deve alla sua sensibilità più che alla sua generosità: una sensibilità molto radicata, messa in atto dalle numerose associazioni coinvolte, ma che va anche oltre i cosiddetti professionisti della cooperazione internazionale.»
La cooperazione è a suo avviso un investimento in termini di apertura e di crescita di un territorio. E per fare questo servono anche formazione, pubblicità e informazione.
Nardelli ha concluso sostenendo la legge come formulata attualmente senza ricorso ad alcuna modifica.
 
Pacher: «La soglia minima va mantenuta perché è indicativa della nostra capacità di assumerci una responsabilità.»
«Nel 2005 molti dei presenti in quest'aula erano altrove e dunque hanno contribuito ben poco alla predisposizione della legge che qui si vorrebbe rivedere, – ha detto il Presidente. – Tuttavia, allora si interpretò una assunzione di responsabilità del tutto condivisibile.
«C'è una sensibilità internazionale che sottende quel testo che vale tutt'ora, – ha proseguito. – Una previsione che altrove non c'è, ma che è per noi motivo di vanto.
«Mi chiedo: se gli stati nazionali adottassero uno schema come questo forse che le cose non andrebbero meglio? – Ha concluso Pacher. – Il mantenimento della soglia minima è indicativo della nostra capacità di assumerci una responsabilità nel riconoscerne la centralità.»
 
Penasa: «Responsabilità significa comprendere la grave situazione economica che stiamo vivendo, senza strumentalizzare le buone cause a fini elettorali o peggio ancora.»
Franca Penasa ha esordito stigmatizzando l'ennesima concomitanza di Consiglio provinciale e Consiglio delle autonomie.
«Denuncio una violazione dei diritti dei consiglieri di quest'aula e invito il Presidente a trovare un rimedio, – ha detto. Poi è venuta al dunque, ovvero alla materia in discussione. – Seppur umanamente condivisibili l'impegno e l'attenzione verso situazioni di disagio e dunque lo spirito di solidarietà e carità che sottendono le iniziative in materia di cooperazione internazionale, dobbiamo registrare che spesso queste buone cause sono strumentalizzate a fini elettorali o ad altri interessi di natura anche meno onorevole e sicuramente non del tutto legittimi.»
La consigliera del Misto ha espresso sdegno per come viene amministrata la materia in questione e si è detta contraria al vincolo fisso al bilancio previsto dalle norme in vigore.
«Siamo in una situazione d'innegabile difficoltà economica – ha ricordato, – con seri problemi di tenuta dei conti. Sui bilanci futuri sarà difficile mantenere gli impegni presi e non vedo come ci si potrà permettere ancora in prospettiva di destinare una quota fissa alle iniziative di cooperazione internazionale.
«Teniamo su il palco fino alle elezioni di ottobre, – ha detto. – M dopo? Qui si è costruito un business di convenienza elettorale (ed altro) fondato sul sistema della solidarietà internazionale e su condizioni umanamente non criticabili.»
Insomma, per chi non l’avesse capito, ha terminato l’intervento esprimendo sostegno alle modifiche proposte dai colleghi.
 
Savoi: «Qui si sta facendo disinformazione. Noi vogliamo che i soldi vengano spesi bene, senza nulla togliere alle associazioni.»
«Qui nessuno vuole privare le associazioni di fondi, – ha spiegato il capogruppo della Lega Alessandro Savoi. – Si tratta solo di fare un po' di chiarezza, riprendendo i contenuti già espressi dal collega Borga. Nel momento in cui si tagliano risorse a sanità, scuola, cultura, lavoro è doveroso incidere anche in questo campo, a maggior ragione in una situazione grave come quella in corso. Andiamo allora a vedere come vengono spese le risorse e distribuiamole in maniera più etica e sensata.»
 
Civico: «Non confondiamo autogoverno con autosufficienza.»
«È l'unico comparto con una quota fissa da spendere, – ha detto Civico. – Dovremmo chiederci quale sia il senso di questa supposta rigidità del settore della solidarietà internazionale. La nostra autonomia è uno straordinario strumento di autogoverno, ma dobbiamo stare attenti a non confonderlo con una presunzione di autosufficienza, pena una povertà relazionale e in ultima analisi economica, della nostra comunità.
«Qui si tratta di respirare internamento con un polmone ed esternamente con un altro, senza chiudersi nei confini del nostro territorio, quanto difendendo l'impegno verso gli altri.»
 
Viola: «La Provincia faccia un passo indietro e lasci la responsabilità ai soggetti deputati.»
«Non si tratta di esprimere aridità di pensiero o fare voli pindarici sul senso della solidarietà internazionale. – Ha detto Viola. – Io ho firmato e votato questo disegno di legge perché penso che vada valorizzata la finalità ultima della solidarietà internazionale.
«La Provincia deve fare un passo indietro e lasciare che le organizzazioni dedicate si assumano loro stesse le loro responsabilità. I finanziamenti ai soggetti della cooperazione non vanno toccati, ma va posta maggiore attenzione all'utilizzo delle risorse discrezionali della Provincia verso attività accessorie
 
Morandini: «Una strumentalizzazione indecente della solidarietà.»
«C'è un limite a tutto, – ha esordito il consigliere del PdL Pino Morandini. – Qui si è fatto credere che le associazioni vengano private di importanti risorse destinate alle loro attività, mentre con questo disegno di legge si vogliono ridurre le spese discrezionali a disposizione dell'assessore competente.»
 
Casna: «L'assessore mi rassicuri sulla sua buona fede.»
«Mi auguro che non ci siano strumentalizzazioni e che l'assessore non vada in giro a propagandare se stessa. – Ha detto Casna. – Vorrei votare in maniera contraria a questa proposta di modifica, ma vorrei farlo in modo sereno e tranquillo.»
 
Civettini: «Il volontariato trasformato in strumento politico.»
«Qui serve chiarezza – ha detto Claudio Civettini. – L'assessore ci spieghi come stanno le cose perché qui il volontariato è trasformato in uno strumento politico e questa è una cosa inaudita.
Civettini ha riferito di essersi recato in Argentina senza preavviso e di avere visto situazioni indescrivibili. 
 
Gianfranco Zanon: «La solidarietà merita la nostra attenzione, no alle modifiche delle norme vigenti.»
Il consigliere UpT si è espresso a sostegno della legge vigente e dunque in maniera contraria alle modifiche in discussione.
«Verso il settore della solidarietà internazionale è necessario mantenere alta l'attenzione per una questione di civiltà e crescita dello stesso territorio trentino.»
 
Lunelli: «Il nostro obiettivo non è quello del ribasso, ma di stimolare gli altri a raggiungerci nella nostra specialità.»
«Questa non è la legge dell'assessore Beltrami – ha osservato il capogruppo dell'UpT, – quanto una legge approvata dal Consiglio provinciale nel 2005. Il segnale di grande sensibilità che si volle dare allora è tuttora valido.
«Non si tratta di progetti della Provincia, ma d'interventi costruiti dalle realtà dell'associazionismo trentino nei confronti delle quali la Provincia interviene a sostegno.
«Il nostro obiettivo dovrebbe piuttosto essere quello di stimolare le altre realtà a raggiungere il Trentino in questa grande prova di sensibilità e civiltà. Teniamo presente che ci sono paesi che fanno di più ed è a quelli che dovremmo tendere.» 
 
Giovanazzi: «Ci piacerebbe che l'assessore parlasse in quest'aula, almeno la metà di quanto parla fuori di qua.»
«Nella gestione della solidarietà internazionale c'è un'innegabile strumentalizzazione a fini elettorali, oltre che interessi economici e finanziari.» – Ha detto Giovanazzi, citando e condividendo i contenuti espressi dalla collega Penasa.
Giovanazzi ha preannunciato il voto favorevole al disegno di legge Borga che favorirebbe le associazioni, contrariamente a quanto si è voluto far passare nell'informazione.
 
 LA REPLICA DELL'ASSESSORE
L'assessore Lia Giovanazzi Beltrami è intervenuta con delle brevi note e alcuni chiarimenti di natura tecnica «perché gli aspetti politici sono stati esaustivamente trattati dagli interventi che mi hanno preceduta».
 
 ORDINE DEL GIORNO BORGA
Approvato il documento che prevede di destinare il 70% delle risorse alle associazioni erodendo quelle autogestite dalla politica.
 
Presentato dal consigliere Rodolfo Borga, un ordine del giorno che prevede una diversa modalità di gestione dei soldi destinati alla solidarietà internazionale che limiterebbe il potere discrezionale del politico e farebbe un po' di chiarezza in quel rapporto distorto con i beneficiari dei fondi messi a disposizione.
L'ordine del giorno prevede, a partire da quest'anno, di aumentare le risorse destinate alle associazioni erodendo quelle autogestite dall'assessore: il 70% di 11 milioni di euro destinati al comparto vengono destinati alle associazioni, invertendo così gli equilibri.
Contraria all'ordine del giorno la consigliera Cogo, mentre il consigliere Lunelli ha espresso sostegno al punto 1 del dispositivo, chiedendone la votazione per parti separate di premessa, punti 1 e 2 del dispositivo. Favorevoli Savoi, Morandini e Casna.
«È del tutto evidente – ha precisato Borga, – che rimane in essere l'impegno politico, aldilà delle disquisizioni giuridiche che di fatto dichiarano nulla l'efficacia dell'ordine del giorno nel momento in cui viene respinta la proposta di legge.»
Supponiamo che si tratti di una soglia minima, dato che attualmente alle associazioni la Provincia assegna già l'88% delle risoprse.
 
Approvato il punto 1 del dispositivo con 23 voti favorevoli, 6 contrari e 1 astenuto.
 
 DICHIARAZIONI DI VOTO E VOTAZIONI
Sono intervenuti in questa fase Bruno Firmani («il Trentino non può risolvere i problemi del mondo»), Roberto Bombarda («esprimo voto contrario perché sono convinto della legge del 2005 che a suo tempo ho votato: una legge distintiva della quale essere orgogliosi, che ci restituisce molto in termini di valori e benefici non economicamente quantificabili»), Franca Penasa («sostengo la proposta perché sottrae la solidarietà internazionale e il volontariato alla speculazione politica che se ne fa») Mario Casna (contrario).
 
La votazione del disegno di legge Borga ha dato il seguente esito: 13 favorevoli e 18 contrari.
La proposta Sembenotti è stata respinta con gli stessi numeri a scrutinio segreto.