S’intitola «Le Aquile». E mai un titolo fu più indovinato
Il 7 agosto uscirà il secondo numero della rivista Le Aquile, il magazine delle guide di San Martino di Castrozza e di Primiero
Credits: ©Le Aquile - Webkolm - Admin Login.
Uscirà nei prossimi giorni il secondo numero della nostra rivista «Le Aquile», un magazine di storia, cultura, attualità che sarà presentato ufficialmente il 7 agosto con un appuntamento pomeridiano a San Martino di Castrozza, alle 17.30. e uno serale a Primiero, alle 21.00.
Per le «Aquile» di San Martino di Castrozza e di Primiero sarà l’occasione per trovarsi assieme alle Guide Alpine e scambiare quattro chiacchiere in compagnia con la musica della «Jimi Trotter Band» all’Hotel Regina (ore 17 – San Martino di Castrozza ) e i canti di montagna del Coro Sass Maor al Palazzo delle Miniere (ore 21 – Fiera di Primiero).
Le Aquile
La rivista è in formato cartaceo e conta ben 108 pagine, ma può essere sfogliata online tramite questo link.
Il Cimon della Pala si erge in tutta la sua maestosità uscendo da una coltre di nubi candide, lambendo un cielo di un blu spettacolare. E l’attenzione è subito catturata fin dalla copertina.
Si volta pagina, e lui è ancora lì: questa volta con la catena orientale delle Pale di San Martino e i colori dell’enrosadira. È infatti il Cimon della Pala il protagonista del numero in distribuzione in questi giorni della rivista Aquile, il periodico che ha preso il via lo scorso anno sotto il patrocinio delle guide alpine Aquile di San Martino di Castrozza e Primiero.
Ecco cosa scrive nell’editoriale il presidente delle Guide, Rocco Romagna.
«In questo numero, le Aquile spiccano il volo sul Cimon della Pala [il prossimo sarà dedicato alla Cima Canali – NdR] protagoniste di una seconda pubblicazione in cui hanno potuto esprimere l’elemento essenziale della loro professione: la Montagna.
«Dal profilo storico e culturale, al settore artigianale, a quello turistico e alpinistico, il lavoro di squadra del comitato di redazione ha voluto proporre nuovi elementi essenziali attraverso testi ed immagini che parlano dei nostri territori e della nostra gente, del presente e del passato.»
Ed ecco, in oltre cento pagine di approfondimenti e foto, scelte dal direttore artistico Pierluigi Orler, fotografo di fama internazionale con origini mezzanesche, si ripercorre la storia alpinistica attraverso le imprese di Giuseppe Zecchini – pregevole l’inedita traduzione dal tedesco del resoconto di Oscar Schuster con lui sulla Croda Granda – le eroiche «prime invernali» al Cimon di guide del calibro di Giulio Faoro, Claudio Longo – ci perderà alcune falangi per il freddo, – Giampaolo Depaoli, Piero De Lazzer, Quinto Scalet e Renzo Debertolis. Ma anche l’inedita intervista all’allora studente Mario Rinaldi, che apre con Gabriele Franceschini, la guida prediletta da Dino Buzzati, la Direttissima al Cimone.
C’è spazio pure per le grandi imprese contemporanee, con le guide alpine Renzo Corona, l’unico ad aver percorso quasi tutte le vie al Cimone e Riccardo Sky Scarian, asso dell’arrampicata libera.
Non mancano gli approfondimento su Alfredo Paluselli, il «creatore» del mito della Baita Segantini e sulla nascita delle scuole di sci.
Danno i brividi per spettacolarità le foto scattate durante la manifestazione dedicata allo sci fuori pista «King of Dolomites»: solo le Pale di San Martino possono offrire contesti così straordinari, ne è convinto pure il primo europeo a partecipare ai mondiali di freeride in Alaska, il francese Bruno Compagnet, che ha eletto Primiero sua seconda patria.
Ma è il camminare, per chi non vuole cimentarsi con gli sport estremi, il modo per assaporare tutti i benefici della montagna, come spiega bene il medico sportivo Paolo Crepaz.
La montagna non ha senso senza le persone. Lo dice bene l’assessore provinciale al turismo Michele Dallapiccola, che ha condiviso gli ideali fondanti della rivista.
«La montagna, in tutte le sue forme, è la principale ricchezza del Trentino, su di essa poggia la nostra economia e l’intera società alpina di cui orgogliosamente facciamo parte. Promuoverne i giusti valori e il rispetto è, oggi più che un tempo, un’assunzione di responsabilità che tutti noi dobbiamo intraprendere.»
Ed ecco i mirabilia: gli intrecci di ordito e trama della tessitrice Lucia Trotter, la perfezione manuale dei Careghete di Sagron Mis, l’arte pittorica di Valerio Angelani, ospite del Laboratorio Sociale di Primiero, ma anche le premiate soluzioni costruttive degli architetti Maria Grazia Piazzetta e Willy Schweizer.
Tra gli interessanti approfondimenti, «Vivere in montagna» vede un avvincente trattato sull’ottocentesca frana del Rebrut che ha colpito il Vanoi; la rubrica dedicata ai collezionisti locali approfondisce il curioso tema della nascita dei ferri da stiro, che al tempo dei faraoni erano in vetro, sostituiti da quelli in marmo dei Romani, via via fino a quelli delle nostre nonne.
Si conclude con l’eccellenza primierotta, esemplare a livello nazionale: Green Way Primiero, tutte quelle azioni coordinate che puntano alla valorizzazione dell’ambiente e alla sostenibilità.
La rivista può essere acquistata, basta chiedere a [email protected].
Ma è possibile contribuire, insieme alle tante persone che già lo stanno facendo, affinché l’impegno e l’entusiasmo profuso dal comitato di redazione permetta ad «Aquile» di continuare a volare.
Di seguito riportiamo gli estremi per chi volesse contribuire concretamente, ricordando che se la rivista è così bella è perché più di uno ci ha creduto.
BONIFICO BANCARIO: EU IBAN : IT 51 U O8279 35680 OOOOOOO 75535
PAYPAL: Clicca qui.