eState in villa 2017: La ballata del barcàro
Sabato 8 luglio nel giardino di Villa Salvadori-Zanatta, Meano (ingresso libero)
>
Torna, come di consueto, il teatro estivo a Meano: sabato 8 luglio, nella splendida cornice di Villa Salvadori-Zanatta, grazie al contributo della Circoscrizione di Meano e all’impegno del T.I.M. - Teatro Instabile di Meano.
In scena il Satiro Teatro di Paese (Treviso), col sul mattatore Gigi Mardegan e lo spettacolo «La ballata del barcàro».
Quattrocento canali collegano Venezia con Treviso, Padova, Vicenza, Milano, e nei secoli hanno portato tronchi e maségni per i palazzi dogali, sùcaro e forménto per la povera gente.
I barcàri siono stati i pony express della Serenissima: pirati nella fantasia e zingari di fatto, sospinti dalla bava, tirati dai cavalànti, sempre avanti tirando a sangue la sèngia col petto.
Tra la nebbia del Sile e il ghiaccio della laguna, tra un parto a bordo e il furto del motore, la loro epopea finisce improvvisamente negli anni Sessanta col benessere e con le prime autostrade.
È in quel momento che le vite di questi traghettatori, dure e romantiche, si fanno leggenda popolare.
In riva al Sile, sta anche Ugo, l’ultimo barcàro, ormeggiato con la sua barca in attesa di un vento nuovo. E questa attesa da il via ad un dialogo con un giovane mozzo, in cui i ricordi di vita diventano una ballata condita di involontaria comicità.
La vita di Ugo si fa spettacolo, la sua barca palcoscenico galleggiante, la sua vela fantastico fondale e al contempo bandiera.
Ugo si lascia trasportare dai ricordi, come dalla corrente di un fiume: ecco il vento nuovo, quello che ancora e sempre gonfia la sua vela, le emozioni di chi lo ha visto passare dalla riva!
Uno spettacolo che sotto la vena comica insinua una domanda: cosa ci stiamo perdendo? Cosa sta scorrendo via con l’acqua dei fiumi: anche le parole antiche, quelle che erano capaci di andare da sponda a sponda?
Uno spettacolo che presenta un’eco: «Veneti anfibi, che gavé desmentegà le baìxe: steve pure là, imagài suea restéra: tanto prima, o dopo, mi passo» (Veneti anfibi, che avete dimenticato le branchie, statevene pur là, immobili sull’argine: tanto, prima o dopo, ritorno…»
Un eco universale, che dice che le radici sono una scelta e non un destino.
Sabato 8 luglio 2017, ore 21.00, giardino di Villa Salvadori-Zanatta – Meano.
Ingresso libero.
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso il cortile coperto di Case Sardagna.
Info: www.teatroinstabilemeano.it – 348 6088483.