«Carte di regola. Storia, territorio, attualità»

Sabato 25 settembre un incontro pubblico al Museo di San Michele mette in luce passato e presente dei bene collettivi

L’incontro di sabato 25 settembre alle ore 15, organizzato dal Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento, vuole inquadrare l’argomento sia dal punto di vista storico, che negli aspetti di conservazione dei documenti stessi, toccando anche l’evoluzione odierna delle carte di regola, attraverso diversi interventi di esperti qualificati che daranno vita a un pomeriggio ricco di spunti e riflessioni.

La storia delle comunità rurali trentine sembra impartire una lezione d’impegno civile: gli antichi statuti regolieri, attraverso una serie di norme, definivano infatti modi e forme dello sfruttamento dei beni che appartenevano alle comunità tradizionali trentine.
Con l’incontro che si terrà nel chiostro tricuspide del Museo, si vuole offrire così alla comunità trentina un importante momento di riflessione rivolto a tutte le età su come le comunità rurali provvedessero un tempo autonomamente all’amministrazione di estesi beni collettivi, come boschi e praterie di alta quota, alla salvaguardia della proprietà privata, limitata ai campi e ai prati, e al regolamento delle relazioni tra gli individui in rapporto all’accesso alle risorse naturali e allo svolgimento delle attività produttive.
 

 
L’incontro è introdotto da Luca Faoro, funzionario del Museo, e moderato dal Presidente Ezio Amistadi. Gli interventi in programma sono di ampio respiro e affrontano diversi aspetti di ieri, ma anche di grande attualità: Italo Franceschini, della Fondazione Biblioteca San Bernardino, inizia parlando di «Società e comunità rurali nel Trentino medievale»; lo storico Mauro Nequirito, prosegue con «Le carte di regola dai secoli della maturità al tramonto»; Christian Zendri per l’Università degli Studi di Trento, parla di «Ordinamenti giuridici primari. Le carte di regola come patrimonio della tradizione giuridica occidentale»; Armando Tomasi e Lidia Bertagnolli della Soprintendenza per i Beni culturali, si occupano di «Conoscere per valorizzare».

Dall'approccio sistemico al «caso di studio» e nello specifico de «La carta di regola di Faedo: storia di un ritrovamento e altre note archivistiche»; Jessica Reich, per l’Università degli Studi di Trento, illustra il progetto relativo a «Un archivio digitale per le carte di regola delle comunità trentine»; lo storico Ugo Pistoia si sposta «Oltre la Regola: il Consorzio Alpe Vederna di Imer (Valle di Primiero)» e l’etnomusicologo Renato Morelli parla di «Coscritti, riti di passaggio, carte di regola».