«Sette anni e mezzo di lavoro, con problemi e soddisfazioni»
Il saluto di Luciana Grillo che lascia il «Consiglio delle Donne» del Comune di Trento

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Messaggio indirizzato al Signor Sindaco di Trento prof. Alessandro Andreatta, al signor Presidente del Consiglio Comunale Renato Pegoretti, a tutte le Signore Consigliere del Consiglio delle Donne del Comune di Trento.
Pubblichiamo qui di seguito la lettera di commiato che la dottoressa Luciana Grillo ha inviato al Sindaco Andreatta, al Presidente Pegoretti e a tutte le Consigliere del Consiglio delle Donne del Comune di Trento. Luciana Grillo, infatti, lascia la presidenza del Consiglio delle Donne del Comune di Trento dopo sette anni e mezzo di impegno personale. Luciana, come i nostri lettori sanno, segue la rubrica de l’Adigetto.it dedicata alla «Letteratura di genere» (vedi), dove presenta e commenta pubblicazioni scritte esclusivamente da donne. Mediamente una donna impiega molto più di un uomo a raggiungere il successo letterario, per questo abbiamo ritenuto giusto favorire questo approccio con i lettori. Bene, dopo quasi un anno di collaborazione, Luciana è riuscita a nutrire l’interesse di molti più lettori e lettrici di quanti non ne sperassimo. E questo è accaduto solo perché Luciana è corretta ed equilibrata anche quando si adopera a favore del genere femminile. Equilibrio e obiettività sono aspetti che noi apprezziamo sempre e in particolare ai nostri collaboratori. Luciana continuerà a scrivere per noi. La sua missione non è finita. |
Come ben sappiamo, siamo giunti quasi alla fine della legislatura e quindi dell’attività che il Consiglio delle Donne da me presieduto ha fin qui svolto.
Desidero in primo luogo ringraziare il Sindaco Andreatta e il Presidente Pegoretti del sostegno offerto e dell’incoraggiamento che sempre mi hanno manifestato affinché le attività del Consiglio avessero un regolare svolgimento.
Insieme a loro, ringrazio le rispettive Segreterie che, sia pure con qualche affanno, hanno contribuito alla realizzazione di tanti eventi.
Ancora, uno speciale ringraziamento va alle mie due Vicepresidenti, le signore Fontana e Giugni, sempre vicine e disponibili.
Nel corso di questi lunghi sette anni e mezzo, il Consiglio delle Donne ha lavorato intensamente, occupandosi dei molti temi che toccano il mondo delle donne, dal lavoro alla salute, dalla sicurezza alla ludopatia, dal sesso ai problemi economici, invitando relatrici di alto livello, come la sessuologa Roberta Giommi, la scrittrice Brunamaria Dal Lago Veneri, la giornalista Maria Concetta Mattei, la psichiatra M. T. Grech, ecc.
Il Consiglio delle Donne ha, inoltre, dato parere sul Bilancio del Comune, in ottica di genere; ha costituito gruppi di lavoro per suggerire luoghi sensibili dove montare le telecamere e per sostenere, modificandolo ove possibile e necessario, il Piano Sociale, in stretta collaborazione con l’Assessora alle Politiche Sociali prof. M.C. Franzoia.
Si è occupato di pari opportunità, di ambiente e di minori, di istruzione, di stereotipi, di co-manager, di coaching, di lavoro in team.
Ha invitato la cittadinanza ad ascoltare un Coro di sole voci femminili e ad assistere alla proiezione di due film sulla violenza contro le donne e i diversi, alla presenza della regista di una delle due pellicole proposte.
Infine, il Consiglio delle Donne ha dedicato il suo ultimo appuntamento pubblico alla Toponomastica femminile, invitando a Trento la fondatrice del Gruppo di ricerca sulla Toponomastica femminile, prof. M.Pia Ercolini.
In questa circostanza, si è parlato – nella Sala Consiliare di Palazzo Thun – di lavoro, pari opportunità, strade e segnaletica stradale insieme alla prof. Mariangela Franch, ordinaria di Economia e Marketing presso l’Università di Trento, e alla Vicepresidente della Commissione Toponomastica del Comune di Trento, sig.ra Gabriella Maffioletti.
A questo incontro hanno presenziato sia il Sindaco che il Presidente del Consiglio Comunale.
Il fiore all’occhiello del Consiglio delle Donne è il rapporto privilegiato stretto con tre giovani giornaliste afghane che a Trento si sono trattenute per un mese, frequentando redazioni di giornali cartacei e online e di una rete televisiva locale (Il Trentino, L’Adigetto.it, TrentinoTv ecc.).
Il Consiglio delle Donne ha sostenuto moralmente l’Associazione di volontariato internazionale SogniSolidali che ha permesso la realizzazione di questa straordinaria esperienza, conclusasi proprio nella Sala Consiliare di Palazzo Thun, quando le tre giovani donne hanno raccontato, con significative immagini, cosa sia stato l’Afghanistan delle loro mamme, cosa sia oggi l’Afghanistan e quanto sia stata significativa per loro l’esperienza italiana.
Infine, a partire dal dicembre 2013, durante ogni riunione è stato allestito un Posto Occupato per ricordare quelle donne vittime di violenza che non occuperanno più alcun posto.
E ora, se dovessi fare un bilancio come si conviene alla fine dell’anno, dovrei dire che alle tante attività e al tanto lavoro non hanno partecipato con pari intensità molte consigliere di circoscrizione e comunali, le componenti di diritto, benché proprio dalle consigliere comunali sia partita l’idea di costituire il Consiglio delle Donne.
Spesso, mi sono trovata da sola ad affrontare difficoltà, imprevisti e problemi; non sempre è stato raggiunto il numero legale, ma le assemblee sono andate avanti comunque, per non penalizzare le signore presenti.
In conclusione, un grazie di cuore va alla consigliera dott. Gafforio, il cui Studio di grafica ci ha fornito generosamente locandine e inviti ogni volta che il Consiglio delle Donne ha organizzato un evento aperto al pubblico.
E un altro ringraziamento doveroso va a TrentinoTv che ha riportato con puntualità immagini e notizie riguardanti l’attività del Consiglio delle Donne, così come un sentito grazie va espresso ala consigliera prof. Bettonte che ci ha aiutato a rendere più agevole la permanenza delle giornaliste afghane grazie alla traduzione simultanea operata dagli studenti dell’I.S.I.T.
Mi piacerebbe indicare le presenze, l’impegno e la costanza delle consigliere componenti di diritto, facendo nomi e cognomi, ma forse non sarebbe elegante.
Dunque, mi astengo, ma non posso non esprimere una certa amarezza che mi fa lasciare questo Consiglio delle Donne, al quale mi sembra di aver dato moltissimo, con un senso di liberazione.
A tutti, dunque, il mio saluto cordiale e l’augurio che il 2015 sia un anno sereno, soprattutto per il Consiglio delle Donne che verrà nominato dopo le elezioni di maggio.
A questo nuovo Consiglio auguro una vita più facile, una partecipazione più convinta delle componenti di diritto e anche un piccolo budget, che consenta qualche operazione ovviamente lecita… senza pesare sulle tasche della Presidente.
Luciana Grillo