Lo sci spettacolo arriva in Paganella il 24 e il 25 febbraio

Due giorni di coppa Europa ad Andalo, con le big mondiali di sci alpino

Si annuncia a dir poco spettacolare la due giorni di Coppa Europa femminile di Andalo, nella skiarea trentina della Paganella, località che dal 2006 al 2011 è stata base di allenamento europea dell'Us Ski Team di Miller e compagni e che, da quest'anno, ospita invece il Norway Ski Team dell'asso Aksel Lund Svindal (nella foto).
Le «big» del massimo circuito continentale - tra le quali figurano campionesse del calibro di Denise Karbon, Nadia Fanchini e l'emergente americana Mikaela Shiffrin - si affronteranno infatti sul pendio della mitica Olimpionica 2.
 
Non una pista qualunque, ma quella che, non più tardi del dicembre scorso, fu teatro delle ritmate pennellate dei massimi esponenti dello sci mondiale, che si sfidarono a suon di musica rock nel V Pay Alpine Rockfest, un evento che ha richiamato l'attenzione dei media di tutto il mondo (presentati oggi i dati, che parlano di 860 ore di diretta televisiva in più di 72 diversi Paesi) e che regalò i 60mila euro messi in palio per il solo vincitore all'asso americano Ted Ligety, primo con un solo centesimo di vantaggio sul sorprendente azzurro Giovanni Borsotti.
«Eventi come questo costituiscono un grande patrimonio di visibilità per il Trentino – ha detto Paolo Manfrini, direttore generale di Trentino Marketing SpA – ed hanno il pregio di promuoverne l’immagine sia sportiva sia turistica a livello internazionale, su quei mercati ai quali è rivolta in questo momento la nostra attenzione.»
 
Per l'occasione, come spiegato oggi a Trento nel corso della conferenza stampa di presentazione dal presidente del Consorzio Skipass Paganella Dolomiti Gianmaria Toscana (organizzatore dell'evento), da Marco Dallapiccola e dal direttore del circuito di Coppa Europa Janez Flere, le atlete verranno fatte partire qualche centinaio di metri più in alto, per una gara che si annuncia dall'alto tasso tecnico e spettacolare.
«Sarà un gigante lungo, una gara estremamente spettacolare – spiega Marco Dallapiccola. – Siamo ai limiti del massimo dislivello consentito: 390 metri contro il limite di 400.»
 
Ad essere entusiasta è soprattutto il direttore del circuito di Coppa Europa Janez Flere.
«In Paganella ho trovato una pista da gigante e degli organizzatori che ci mancavano in Coppa Europa – ha detto Flere. – Una pista come l'Olimpionica 2 è difficile da trovare.
Manca l'omologazione, ma dopo le due gare di questo weekend provvederemo anche a quello. Mi ha impressionato soprattutto una cosa: solitamente metto le gare in calendario un anno e mezzo prima. In questo caso, invece, siamo riusciti a fare tutto in una settimana, dalla pista alla sistemazione alberghiera, a dimostrazione della grande motivazione e della capacità degli organizzatori. L'idea è quella di tornare in Paganella già l'anno prossimo, la prima settimana di febbraio, e di puntare a far diventare questo appuntamento un classico. E' il posto ideale per una gara di slalom gigante.»
 
Gianmaria Toscana, presidente del Consorzio Skipass Dolomiti Paganella, raccoglie i complimenti e rilancia.
«Il lavoro e gli investimenti fatti dal 2006 ad oggi, ospitando gli allenamenti di americani e norvegesi e organizzando il Rockfest, hanno dato i loro frutti – ha spiegato Toscana -. Siamo riusciti a farci un nome nell'ambiente e questa due giorni di Coppa Europa è un premio per quanto fatto. La Coppa del Mondo? Siamo abituati a procedere passo dopo passo, come abbiamo fatto finora. Continueremo a farlo, senza porre limiti alla provvidenza.»
 
Il programma delle due giorni, che recupera le prove di Schruns e Courchevel, prevede due gare di slalom gigante, con partenza della prima manche alle 9.30 e seconda alle 12.30.
Domani la prima delle due gare, con replica sabato e 90 atlete al via, tra cui le «big» Denise Karbon, Nadia e Sabrina Fanchini, la leader di Coppa Europa Sofia Goggia, l'altoatesina Lisa Magdalena Agerer, l'emergente americana Shiffrin, la slovena Ana Drev (leader della classifica di gigante di Coppa Europa) e la francese Barthez, giusto per citarne alcune.
 
Anche per loro, il probante esame della Olimpionica 2.