Pomeriggio a teatro con la Co.F.As. nella «Terra di nessuno»

Alle ore 16 di domenica 1 febbraio al Teatro San Marco di Trento andrà in scena la Compagnia «Teatro Instabile di Meano» con un noir teatrale di Eraldo Baldini

>
Sarà «T.I.M. - Teatro Instabile di Meano» il protagonista del terzo appuntamento stagionale con «La Vetrina del Teatro Co.F.As.», primo atto della 19ª edizione dell’annuale rassegna amatoriale Palcoscenico Trentino, Porterà in scena domenica 1 febbraio al Teatro San Marco di Trento «Terra di nessuno», una scrittura teatrale tratta dall'omonimo romanzo di Eraldo Baldini, che molti considerano come lo Stephen King italiano.
Lo spettacolo narra di quattro reduci che, al rientro dal fronte, fanno fatica a relazionarsi con la quotidianità. Decidono quindi di trovare un modo per stare ancora insieme e aiutarsi a vicenda.
Così partono per i boschi con l’intento di lavorare come carbonai.
C’è Settimio (Silvio De Simone), il nonno pragmatico, che conosce il mestiere, che era stato quello di suo padre, ed è il faro della compagnia; c’è Adelmo (Kristian Civetta), gigante contadino, divenuto un burbero di guerra; c’è Martino (Nicola Merci), ancora vittima della sindrome post-traumatica e infine c’è Enrico (Luca Santuari), che cerca di mantenere una sorta di equilibrio fra razionalità ira e irrazionalità.
Partiti con la convinzione che il lavoro fuori dal mondo li possa aiutare a essere persone e non soldati, si ritrovano a fare i conti con un bosco fitto di misteri, con fenomeni inspiegabili, sospesi fra realtà e fantasia, quasi catapultati in una favola che sembra non volgere più a lieto fine.
 
Un groviglio inestricabile di vicende e pensieri inspiegabile per i protagonisti e per gli spettatori: sono realmente tornati dalla guerra ed è lo spirito della guerra che li rincorre?
Oppure sono ancora al fronte e, fra un assalto e l’altro, in quelle poche ore di sonno che spettano loro, stanno vivendo lo stesso identico incubo?
Oppure sono tutti morti in guerra e vivono in una sorta di limbo, anticamera dell’inferno o della salvezza definitiva?
Uno spettacolo ad alta tensione, in il regista, Sergio Bortolotti, ha cercato di trasporre il fiato corto che possiede anche il romanzo noir originale, scritto magistralmente da Eraldo Baldini, uno dei maggiori talenti del genere.
«Volevo che il romanzo fosse tagliente come un pugnale – scrive Baldini, – teso e claustrofobico come una notte in trincea, tenebroso come una foresta stregata.
«La mia intenzione era quella di trascinare il lettore, pagina dopo pagina, in una spirale di mistero e d'angoscia, ma anche di dolorosa riflessione.»
Domenica 1 febbraio al Teatro San Marco di Trento il sipario si alzerà su «Terra di nessuno» alle ore 16.00.