Angeli e Demoni... dell’intelligenza artificiale
A Trento questa settimana la conferenza AI*IA 2018 e il convegno organizzato dalla Fondazione Bruno Kessler sul rapporto fra esseri umani e tecnologia
Si chiude domani la conferenza scientifica AI*IA 2018, organizzata dall'Associazione Italiana per l'Intelligenza Artificiale che comprende circa mille studiosi e che ha scelto la Fondazione Bruno Kessler di Trento per il meeting annuale di settore al quale hanno partecipato esperti di provenienza internazionale.
Parallelamente agli incontri scientifici, tenuti nella sede FBK di Povo, è stato organizzato anche l’appuntamento aperto alla cittadinanza «Angeli e demoni dell’intelligenza artificiale» seguito da un pubblico attento che ieri sera ha letteralmente affollato la sala della Cooperazione Trentina.
Quale impatto avranno le macchine intelligenti sulla nostra vita? Attorno a questa domanda si è animato il dibattito, coordinato dal giornalista del Corriere della Sera Massimo Sideri, a cui hanno partecipato Piero Poccianti, Presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, Francois Pachet, direttore di Spotify Creator Technology Research Lab, Francesco Profumo, presidente della Fondazione Bruno Kessler, Carlo Casonato, vice-presidente del Comitato Etico per la sperimentazione con l’essere umano (Università di Trento) e Michela Milano, vice-presidente dell’Associazione Europea per l’Intelligenza Artificiale.
«Rispetto a trent’anni fa quando ci fu la prima conferenza sull’intelligenza artificiale a Trento», ha sottolineato Profumo «molte cose sono cambiate. Anche le previsioni su cosa succederà ai nostri lavori nel futuro sono soggette a diverse ipotesi. Nel 2015 si affermava che si sarebbero persi milioni di posti di lavoro, nel 2018 il rapporto del World Economic Forum dice che alcuni lavori scompariranno e altri se ne creeranno per un bilancio positivo di 75 milioni di nuovi lavori. Per quanto riguarda la qualità dei lavori, oggi c’è più che altro la consapevolezza che in alcuni casi l’essere umano sarà supportato dalla macchina e che l’intelligenza artificiale aiuterà l’uomo più che sostituirlo. Sappiamo certamente che serviranno una maggiore scolarità e competenze di livello più elevato. Sarà probabilmente necessario tornare più volte a scuola nel corso della vita e così la scuola nella prima fase dovrà avere il compito primario di insegnare ad imparare. Le nostre nuove generazioni devono essere messe nelle condizioni di affrontare un mondo diverso da quello che abbiamo conosciuto.»
L’evento si è posto a conclusione delle iniziative che la Fondazione Bruno Kessler, centro di ricerca pioniere in questo campo, ha dedicato quest’anno al tema dell’intelligenza artificiale e alla futura evoluzione dei sistemi intelligenti in diversi campi come l’economia, il lavoro, l’ambiente, la salute e la cultura.
Sempre su queste tematiche, fino al 30 novembre presso le sedi FBK sarà possibile visitare «Not Man Made», l’esposizione artistica di Roberto Pedrotti inaugurata all’inizio di questa settimana e dedicata a oggetti generati da processi di lavorazione che sfuggono dall’idea progettuale del programmatore, assumendo forme inaspettate e spesso geniali, non intenzionalmente ideati e fatti dall’uomo.
L’iniziativa è inclusa nel progetto di comunicazione «Cittadini per la scienza», finanziato dalla Provincia autonoma di Trento.