GeCo, nuovo Centro d'eccellenza Trentino – Di Nadia Clementi
Ne parliamo con la prof.ssa Elena Dai Prà docente di geografia all’Università di Trento
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L’offerta universitaria Trentina si allarga con un nuovo centro di studi dedicato alla geografia.
Una materia che per molti, risalendo ai ricordi scolastici, potrà riportare alla mente lunghi e noiosi elenchi di nomi: fiumi, catene montuose, capitali e confini, nel migliore dei casi catalogazioni infinite delle risorse naturali di ogni singolo stato.
Eppure la geografia, e in particolare la cartografia, branca su cui il nuovo centro è focalizzato, sono temi di stretta attualità e di fondamentale importanza interdisciplinare.
Il Centro Geo Cartografico di Rovereto, denominato GeCo, sarà infatti soprattutto un luogo al servizio della ricerca scientifica e del territorio in stretta collaborazione tra Università, Comune e Provincia.
L’inaugurazione del GeCo è stata il 10 ottobre scorso presso il Teatro Zandonai di Rovereto dove è stato presentato il progetto che avrà sede a palazzo Alberti Poja nella città della Quercia.
Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Francesco Valduga, il rettore Collini, l’assessore Mirko Bisesti.
Poi la lectio del presidente dell’Associazione italiana di cartografia Giuseppe Scanu e per finire una tavola rotonda proprio sul valore della geografia.
Il GeCo, seppure appena nato, rappresenta già un centro unico nel suo genere, il cui tratto più significativo è l’interdisciplinarietà del suo approccio, un centro capace di fare rete tra discipline diverse e di aprirsi oltre i confini territoriali.
A dimostrare questo nobile intento ci sono già alcuni dati molto concreti: dei suoi 122 insegnanti 37 sono gli afferenti dall’Ateneo Trentino che provengono in buona parte dal Dipartimento di Lettere e Filosofia, ma anche dai dipartimenti di Ingegneria civile, ambientale e meccanica e Ingegneria industriale, da Sociologia e Ricerca sociale, da Economia e Management e dalla Scuola di Studi internazionali. A loro si aggiungono 78 docenti da altri atenei italiani.
L’utilità pubblica di questo nuovo centro è ben testimoniata infatti non solo dalla partecipazione di diversi enti del territorio, ma anche dalla storia stessa della nascita del GeCo: fu per volontà della Provincia autonoma di Trento e del Comune di Rovereto che nel corso del 2018 venne deciso di dar vita ad un nuovo organismo sviluppando l'attività di ricerca di alcuni laboratori già presenti nell’Ateneo, valorizzando i fondi di documenti, i lasciti di alcuni geografi e gli archivi presenti sul territorio, tra cui anche quello della Biblioteca civica, di altre biblioteche trentine e degli archivi provinciali.
Un patrimonio unico che rischiava di rimanere sepolto negli archivi e che oggi inizia una nuova vita grazie alla digitalizzazione e le competenze dei tanti ricercatori che vi lavorano: il GeCo infatti nasce con il preciso scopo di costruire collaborazione tra il mondo della ricerca e la sfera pubblica, per promuovere ricerche innovative di geografia storica e di cartografia, applicate, a servizio del territorio, cioè utili a rispondere a bisogni concreti di una pianificazione territoriale illuminata e sostenibile. Solo con una adeguata conoscenza del contesto spaziale, sia attuale sia storico, è infatti possibile affrontare concretamente problemi quali l'aumento del rischio idrogeologico, la programmazione urbana o la gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale.
A guidare quello che sembra già candidarsi a nuovo centro di eccellenza Trentino, e non solo, sarà la professoressa Elena Dai Prà docente di geografia all’Università di Trento. Noi l’abbiamo incontrata per parlarci meglio di questo nuovo progetto.
Professoressa Elena Dai Prà, innanzitutto ci spiega in poche parole cos’è GeCo?
«Il Centro Geo-Cartografico di Studio e Documentazione di Rovereto (GeCo) nasce come esperienza pioniera di sinergia tra ricerca accademica e servizio al territorio, frutto di un accordo tra Ateneo di Trento, Provincia e Comune di Rovereto.
«I ricercatori universitari, sotto la mia supervisione, potranno dedicarsi ai loro studi, così come al dialogo con la comunità e gli attori territoriali, anche a scala nazionale. Dato questa duplice natura, costituisce un unicum nel panorama europeo.»
Da quali esigenze nasce l’idea di fondare un Centro dedicato alla Geografia?
«È ormai universalmente riconosciuto come la conoscenza del contesto spaziale, passato e presente, sia una fase necessaria per procedere ad una gestione e programmazione territoriale illuminata e sostenibile.
«In questo senso, il gruppo di ricerca di Geografia Storica dell’Università di Trento può vantare una esperienza decennale di dialogo e progetti di ricerca applicati in dialogo con le amministrazioni regionali e provinciali, quali Confini storici del Trentino e ETSCH 2000 basati sullo studio della cartografia storica.
«Questo è l’humus su cui è germogliato il Centro, e grazie al quale è stato riconosciuto il valore pubblico cruciale della disciplina geografica.»
A chi è destinato? Quali sono i focus di studio e di ricerca?
«Il GeCo si qualifica come nucleo di ricerca nei campi della geografia storica, della cartografia storica, della produzione di cartografia tematica attuale e della geografia applicata, al servizio del pubblico e degli enti locali e nazionali.
«Questo vuol dire che condurrà ricerche sul rapporto tra società e il suo spazio con il fine esplicito di supportare la programmazione territoriale, la valorizzazione del patrimonio storico-ambientale, la salvaguardia del patrimonio documentale e la didattica e la divulgazione ad ogni livello.»
In che modo questo centro si distingue dalle altre facoltà e dipartimenti di geografia in Italia?
«La geografia italiana ha sofferto negli ultimi decenni la propria natura di disciplina interstiziale, ponte tra scienze umane e naturali, e ad oggi sono rarissimi i corsi di laurea specificatamente dedicati alla formazione geografica.
«Il Centro GeCo è incastonato nel Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento; in esso il personale svolge la propria didattica.
«Al tempo stesso, il Centro ha attivato un network di studiosi interessati, residenti in Italia o in Europa, che possono concorrere e supportare le sue attività di ricerca.»
Il territorio Trentino che ruolo gioca all’interno di GeCo?
«Il territorio Trentino è il grande protagonista del Centro, che svolgerà attività sia nell’ambito della ricerca, sia in quello della divulgazione e della disseminazione presso il grande pubblico.
«Attiveremo a breve uno sportello di interfaccia per poter dialogare con enti locali, professionisti, o con chiunque si interessi a vario titolo di territorio. L’analisi della cartografia storica e delle altre fonti geostoriche potrà dirci moltissimo sulla storia degli insediamenti, degli usi e della copertura del suolo, della viabilità, dei confini, dell’idrografia e delle risorse ambientali di questa provincia.»
La Geografia non gode una buona fama nell’opinione pubblica, un sentimento legato alla noia e alla freddezza della materia tra i banchi di scuola. Come si può far cambiare idea?
«La Geografia studia il complesso rapporto uomo-ambiente, società umane-ecosistemi in maniera critica e nella prospettiva della sostenibilità globale. La necessità di conoscere il proprio spazio è stata una delle caratteristiche proprie dell’essere umano, fin dagli albori della civiltà.
«Nel mondo odierno, dove gli strumenti per conoscere lo spazio vicino o lontano si sono moltiplicati e fatti sempre più accessibili, è più che mai necessario sviluppare una adeguata base di conoscenze per interpretare adeguatamente i fenomeni sociali, ambientali e tecnologici; con lo sviluppo della mobilità e di internet si è detto che lo spazio è scomparso, ma sappiamo tutti che non è cosi: e i problemi territoriali, come il dissesto idrogeologico, ritornano purtroppo ciclicamente a ricordarcelo.»
Parliamo ora della Cartografia: se la geografia bene o male tutti la conosciamo, la cartografia appare una materia ostica e per addetti ai lavori. Qual è invece il suo ruolo all’interno del centro?
«Le carte hanno sempre rappresentato uno strumento imprescindibile per la conoscenza dello spazio geografico. Oggi, poi, assumono una duplice funzione: la cartografia storica rappresenta una fonte fondamentale di informazioni per comprendere gli assetti territoriali e i quadri paesaggistici del passato; la produzione di adeguata cartografia tematica odierna, sia essa digitale o analogica, ci permette di comprendere il presente, e programmare interventi di gestione e pianificazione illuminati e sostenibili.»
«Patrimonio cartografico Trentino»: di cosa stiamo parlando? Quanto è utile da un punto di vista storico e quanto da un punto di vista contemporaneo?
«Il Trentino ha alle spalle una ricca storia di produzione cartografica, prodotta per esigenze fiscali, belliche, di gestione idrica, o per risolvere conflitti liminari; in quanto spartiacque tra mondo italiano e mitteleuropeo, ha potuto beneficiare degli influssi tecnici e scientifici di entrambe le tradizioni.
«Questi documenti rappresentano un patrimonio culturale di grandissimo valore, che merita di essere salvaguardato, e che può dirci moltissimo sul modo in cui si sono costruiti nei secoli il territorio e il paesaggio locale.
«Si pensi solo alla valutazione delle modifiche dell’estensione della superfice boschiva, o dei cambiamenti nel tessuto idrografico e dell’alveo dei corsi d’acqua locali. Non a caso, una delle prime iniziative organizzate è stato l’allestimento in Palazzo Alberti-Poja di Rovereto di una esposizione di cartografia storica che raccoglie e mette a disposizione del pubblico oltre settanta carte storiche del territorio trentino provenienti dagli archivi locali: una biografia figurata a disposizione della cittadinanza per riscoprire il proprio passato.»
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Professoressa di Geografia Storica
Geografia - Geografia del Paesaggio e dell'Ambiente
Geografia e Programmazione strategica degli spazi turistici
Direttrice Centro Geo-Cartografico di Studio e Documentazione (GeCo) di Rovereto
Dipartimento di Lettere e Filosofia / Department of Humanities
Università degli Studi di Trento / University of Trento