MUSE a tutto libro: incontri con gli autori e i loro racconti

«A mente fredda» di Matteo Cerri, conduce Samuela Caliari, mercoledì 15 maggio, ore 20.30, Ingresso libero – Prenotazione obbligatoria su www.eventbrite.it

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Ultimo appuntamento per il ciclo primaverile di «MUSE a tutto libro» gli incontri con gli autori che, partendo dalla presentazione di libri di recente pubblicazione, affronta temi scientifici e sociali contemporanei e di interesse pubblico.
Il tema dell’ultimo appuntamento, che si terrà mercoledì 15 maggio alle 20.30 sarà l’ibernazione.
A partire dal libro di Matteo Cerri, «A mente fredda», si parlerà di come funziona l’ibernazione e quali potenzialità ha per il futuro, dal mondo animale all'esplorazione spaziale.
Al termine dell’appuntamento, si terrà un piccolo momento conviviale nel quale scambiare opinioni e chiacchierare informalmente con l’autore.
Conduce Samuela Caliari, responsabile del settore eventi e audience development del MUSE.
Dopo la pausa estiva, MUSE a tutto libro riprenderà in autunno con Informati e vaccinati, di Pierluigi Lopalco.
 
Il consumo energetico è ridotto quasi a zero, il metabolismo rallenta, i neuroni si scollegano, i tumori cessano di crescere: il corpo va in letargo. Orsi, scoiattoli e ghiri sopravvivono così alla stagione invernale.
E noi ci potremmo ibernare? Le ricerche degli ultimi 15 anni fanno pensare che sia possibile.
I geni necessari a sopravvivere all'ibernazione dovrebbero essere presenti nell'uomo, anche se l'evoluzione ci ha fatto perdere la capacità di attivare questo stato.
La medicina potrebbe trarne grandi benefici: riducendo il bisogno di ossigeno del cervello, avremmo più possibilità di sopravvivere dopo un ictus, un arresto cardiaco o uno shock settico. Anche le agenzie spaziali ne intravedono i vantaggi.
Un equipaggio di astronauti ibernati potrebbe, infatti, raggiungere Marte con meno cibo e acqua, evitando anche alterazioni della psiche legate alla lunga permanenza in un ambiente ristretto.
Gli astronauti sarebbero anche protetti dai danni delle radiazioni cosmiche, dall'astenia muscolare e dall'osteoporosi che potrebbero insorgere in condizioni di microgravità.
 
 Matteo Cerri 
Medico chirurgo e dottore di ricerca in Neurofisiologia.
È ricercatore presso il Dipartimento di Scienze biomediche e neuromotorie dell’Università di Bologna e svolge i suoi studi nell’ambito della fisiologia integrativa e delle neuroscienze del sistema nervoso autonomo.
È associato all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), membro del Topical Team on Hibernation dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), socio dell’American Physiological Society (APS) e della Società Italiana di Neuroetica (SINe).