I commenti sulla tragedia dell’orsa Daniza/ 1

La gente scaglia pietre perché è senza peccati: un solo soggetto ha approvato l’azione della Provincia, l'Associazione Genitori

Immagine del Servizio Fauna e Foreste della Provincia autonoma di Trento.

Come sempre, la gente scaglia pietre perché è senza peccati.
Il mondo si è scatenato contro la cattura di Daniza che ha avuto il tragico epilogo con la sua morte accidentale. L’orsa, arrivata quasi alla fine del suo ciclo biologico per un plantigrado in libertà, non ha retto all’anestetico ed è morta.
Siamo vicini al forestale che ha sparato all’orsa, perché è l’ultima persona che porta responsabilità.
Comprendiamo la pragmatica sanzione assunta dal presidente Rossi, perché qualsiasi Pubblico amministratore avrebbe preso la stessa decisione.
Ovviamente ci fa piacere scoprire quanto la gente sia animalista. Ci spiace però come non sia altrettanto sensibile per tragedie ben più gravi che colpiscono da vicino la nostra gente.
Ci siamo dimenticati dei Marò. E l’altro giorno una lettrice ha scritto per chiederci perché non pensiamo ai poveri pescatori che i marò avrebbero ucciso.
Ci siamo dimenticati le due ragazze che si erano recate in Siria per fare del bene, così come ci siamo dimenticati di Padre Dall’Oglio, scomparso da più di un anno.
Ci siamo dimenticati delle centinaia di ragazze che sono state rapite in Nigeria per farle schiave a favore di banditi che nel nome diddio violano i più elementari diritti umani.
Ovviamente ci si dimentica dei colleghi giornalisti decapitati in Iraq, perché potevano stare tranquillamente a casa. E molto probabilmente l’opinione pubblica sarà contraria a qualsiasi azione di intervento contro i genocidi. Anzi, perché non andiamo a negoziare con quei fanatici?
Domani scattano altre sanzioni contro la Russia per l’Ucraina «violata», ma probabilmente la gente si lamenterà solo se quest’inverno non avrà gas per riscaldarsi.
 
Ciò doverosamente premesso, facciamo un rapido excursus sulle reazioni rese pubbliche da chi, come dicevamo in apertura, è senza peccato per la sola ragione che non era al posto del comando quando si è trattato di decidere.
Dividiamoli in tre.
Qui parliamo di chi si è espresso a favore di chi ha ordinato la cattura di Daniza.
È una sola associazione, una, alla quale vanno i nostri sentimenti di simpatia per il coraggio dimostrato andando controcorrente.
 
 Maria Rita Munizzi - Movimento genitori
La cattura dell’orsa è un gesto di responsabilità. La sua morte un risvolto imprevedibile, ma non drammatico. Da rivedere il numero degli orsi in territori alpini antropizzati per la sicurezza delle famiglie.
L’intervento della squadra di cattura ha avuto risvolti inaspettati, ma non drammatici. Non dobbiamo dimenticare che si inserisce nell’ottica di un gesto di responsabilità, normativamente definito, da parte della provincia di Trento e del Ministero dell’Ambiente, orientato alla messa in sicurezza della popolazione.
L’orsa Daniza rappresentava da tempo una minaccia concreta: dunque tutti gli interventi di isolamento o cattura, tesi a limitarne il contatto con l’uomo, sono prescritti, oltre che dal buon senso, da protocolli internazionali di tutela della popolazione.
Occorre rivedere il numero complessivo degli orsi, al fine di evitare sconfinamenti in zone antropizzate in modo tale da garantire oltre alla sopravvivenza della specie, la sicurezza delle famiglie che riteniamo assolutamente prioritaria.