Il povero piccolo siriano non è morto invano sulla spiaggia

A vedere le sue foto, il premier britannico Cameron si è commosso ha rivisto la posizione: «In GB migliaia di rifugiati in più»

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La svolta del premier britannico David Cemeron è dovuta alla emozione che ha provato vedendo il corpo del piccolo siriano senza vita sul bagnasciuga della Turchia.
Lo ha ammesso lui stesso nel corso di una conferenza stampa tenuta a Lisbona al termine del suo viaggio in Portogallo.
Ha precisato di aver già accolto 5.000 siriani in Gran Bretagna ma, dopo aver visto quelle, foto ha ammesso «date le dimensioni della sofferenza di persone innocenti, posso annunciare che faremo di più per dare sistemazione ad altre migliaia di rifugiati siriani.»
I dettagli li fornirà una volta tornato nel Regno Unito.
 
Come immaginavamo, la presa emotiva di un bimbo annegato per aver seguito la volontà del padre che cercava la libertà in Europa, è stata fortissima.
Avevamo meditato prima di pubblicarla, ma poi ci siamo ricordati del bambino rassegnato con le mani sulla testa deportato dal ghetto di Varsavia e ci è tornata in mente la bambina che scappava denudata dal napalm, e abbiamo sciolto le riserve. Il piccolino può entrare di diritto nell'album delle nostre emozioni.
Sappiamo che ogni giorno muoiono molti bambini nella speranza di raggiungere il nostro Continente e nell’indifferenza della maggior parte degli europei.
Ora quell’immagine non consentirà tanto facilmente alla nostra gente di voltare pagina, come se nulla stesse accadendo.
 
GdM